ALFABETO DEL SESSO: LETTERA S
Siamo arrivati alla lettera S, siamo quasi alla fine del nostro bellissimo lungo viaggio dell’alfabeto del sesso. Quella che vi propongo oggi, la lettera S, è gravida di paroline eccitanti, molte delle quali accendono i sensi e risvegliano anche le “verghe” più pigre. Soltanto l’oggetto dell’approfondimento (quello della copertina qui sopra) vale l’intero articolo. E un’attenta lettura!
Sadismo
Tendenza sessuale propria degli individui che si eccitano nel maltrattare il partner.
Sadomasochismo
Sta ad indicare una serie di pratiche, consensuali o patologiche, in cui il rapporto tra i partner sessuali è basato sull’imposizione di sofferenze fisiche e mentali all’altro.
Satiriasi
Comportamento sessuale maschile caratterizzato da eccesso di attività sessuale. Equivalente maschile di ninfomania deriva da Satiro, figura mitologica che insidiava costantemente le ninfe nei boschi. Questo termine non è più usato dalla comunità scientifica, che oggi parla di ipersessualità o dipendenza sessuale (sex addiction).
Scambismo
Scambio dei partner fra coppie
Scroto
La sacca di pelle situata sotto il pene contenente i testicoli.
Sesso sicuro
Rapporto sessuale non a rischio di trasmissione di malattie. Viene praticato quasi esclusivamente grazie al preservativo, ma anche con la fedeltà in una coppia senza precedenti esperienze.
Sessualità
Area di ampio significato in relazione al sesso. Concerne il sesso in senso stretto (pratica e conoscenze), l’affettività e i disturbi sessuali.
Sessuofobia
Paura del sesso o avversione ad esso.
Sexting
Unione dei termini sex e texting (pubblicare testo), si riferisce al fenomeno recente di inviare tramite mezzi di comunicazione (smartphone, chat, email, social network, ecc.) materiale a contenuto sessuale (testi, video o immagini). Il fenomeno, in costante aumento negli ultimi anni, è particolarmente allarmante nel caso in cui vi siano ritratti o coinvolti dei minori. In questo caso si configura il reato di distribuzione di materiale pedopornografico. L’argomento è stato trattato in un articolo su questo blog.
Sesso a 3
https://hotwhynot.com/sesso-a-tre
Sierofobia
Paura, avversione, pregiudizio e discriminazione nei confronti delle persone sieropositive. Certamente un neologismo coniato dopo la scoperta dell’HIV e dell’AIDS, negli anni ’80.
Sifilide
Malattia batterica a trasmissione sessuale. All’inizio compaiono piccole ulcere indolori nella zona contagiata (sifilomi iniziali) che scompaiono entro poco tempo; successivamente possono comparire macchie rossastre su tutto il corpo accompagnate a malessere generale. Alcuni mesi dopo che il batterio si è diffuso, si ha la fase acuta, in cui possono subentrare disturbi cardiaci, paralisi, pazzia e anche la morte. Se trattata tempestivamente con antibiotici può essere curata. Alcuni ricercatori sostengono che il cosiddetto AIDS, non sia che una forma di Sifilide resistente agli antibiotici in individui debilitati da vari fattori.
Sodomia
Pratica sessuale anale. Ci si riferisce con il termine anche ad altre pratiche esclusa la penetrazione in vagina. Il termine sodomia deriva dal nome dell'antica città di Sodoma, che secondo la Bibbia venne distrutta da Dio a seguito delle azioni riprovevoli commesse dai suoi abitanti (vedi Sodoma e Gomorra), i quali giunsero a tentare (secondo le versioni correnti) di stuprare due angeli. Assunto dal linguaggio ecclesiastico latino come "peccatum sodomiticum".
Sodomizzazione
Penetrazione anale, sia fra omosessuali che eterosessuali.
Sperma
Liquido formato dalla secrezione dei testicoli (spermatozoi) e dalla componente denominata “plasma seminale”. Gli spermatozoi causano la fecondazione dell’ovulo femminile e la conseguente gravidanza.
Spermatozoo
Cellula germinale maschile prodotta dai testicoli.
Spirale
Strumento contraccettivo che si colloca all’ingresso dell’utero.
Sterilità
Impossibilità di procreare nell’uomo e nella donna.
Sterilizzazione
Maschile (vasectomia), femminile (legatura delle tube). Interventi chirurgici che impediscono il contatto tra ovulo e spermatozoi evitando la gravidanza.
Stupro
Violenza carnale. Purtroppo, questo è un argomento sempre attuale.
Swaffelen
L’azione di sbattere il pene contro qualcosa o qualcuno, schiaffeggiare col pene.
Secretio ex libidine
Liquido di colore trasparente emesso prima dell’eiaculazione, prodotto dalle ghiandole di Cowper, con scopo di lubrificare il glande. Nonostante non si tratti di sperma, in questo liquido si possono trovare alcuni spermatozoi, tanto da rendere ancora più insicura la pratica del coito interrotto come contraccettivo.
Sexual afterglow
Sensazione appagante che può essere sperimentata dopo un rapporto sessuale. Può durare anche fino a 48 ore.
Sindrome di Klinefelter
Anomalia genetica, i soggetti colpiti sono anche chiamati maschi XXY. La patologia si manifesta nella pubertà, al momento dello sviluppo dei caratteri psicosessuali secondari. La caratteristica principale è l’ipogonadismo (inadeguata secrezione di ormoni sessuali), con riduzione della fertilità. Generalmente il livello di QI risulta ai limiti della normalità. Le differenze fisiche in questa sindrome variano da individuo a individuo (si possono presentare spalle strette, scarsi peli sul corpo, predisposizione al sovrappeso, e altre).
Sindrome di Turner
Anomalia genetica che colpisce donne, con caratteristiche femminili poco accentuate. Non si nota fino alla pubertà, ovvero al momento dello sviluppo dei caratteri psicosessuali secondari. Principali caratteristiche sono: amenorrea, infertilità, bassa statura, aspetto da persona anziana, torace piatto, attaccatura bassa dei capelli.
Spectatoring
Focalizzarsi su sé e propri difetti durante gli atti sessuali invece che sul piacere.
Stealthing
Atto di rimuovere il preservativo durante l’atto sessuale, senza averne parlato con l’altra persona.
Sessismo
Credere che uno sesso o un genere sessuale sia superior ad un altro, oppure azioni o attitudini che pregiudicano o discriminano le persone solo sulla base del loro sesso percepito o del loro genere.
Smegma
Materiale di secrezione e di desquamazione che si deposita attorno agli organi genitali, nel solco balano-prepuziale o attorno al clitoride.
Squirting
https://blog.rosa-rossa.com/squirting-ebbene-si-anche-le-donne-eiaculano/
Suruba
Orgia (in portoghese e spagnolo). Se siete frequentatori delle nostre inserzioniste latine, probabilmente dovete conoscere vocaboli come questo.
Sandwich
1. Un uomo tra due donne.
2. Un atto sessuale che coinvolge tre persone, due donne e un uomo, due uomini che penetrano la vagina e l’ano di una donna, tre uomini impegnati in una catena anale, con l’uomo nel mezzo sia attivo che passive allo stesso tempo, o, infine, due uomini, uno di fronte, l’altro da dietro, che penetrano simultaneamente l’ano di un terzo uomo.
Su e giù
Espressione che rende l’idea. Vedi “l’amato suegiù” citato in Arancia Meccanica (burroughs e kubrick)
Spagnola
La chiamano spagnola, sesso con le tette, breast sex, titty fuck, titjob, tit wank, boob bang e in tanti altri modi che cambiano da stato a stato (ma nei pornazzi vige l’inglese e molti conoscono i termini inglesi per questo “elevato” motivo).
COME SI PRATICA
Usando le tette, è possibile, riponendo il suo pene nell'incavo che formano, masturbare in maniera alternativa il partner. Ma come fare effettivamente? Semplice!
Posizionare il pene tra le mammelle e, per favorire un maggiore attrito, usare le mani per unirle e far sì che il pene sia ben stretto tra loro. Usando il lubrificante il pene scivolerà in maniera più piacevole per lui e anche per lei sarà più facile lavorare.
Masturbare seguendo sempre il movimento abituale, in alto ed in basso, cercando di strofinare bene il glande.
LA POSIZIONE IDEALE
Quale sarebbe la posizione ideale per masturbarlo utilizzando il tuo seno? L’uomo si distende sul dorso e la donna lo cavalca. Così è più facile accogliere tra le montagne il tronco... e attenta a non farlo scappare!
DA DOVE HA ORIGINE QUESTO NOME
Non è ancora chiaro da dove nasca l'appellativo di questa pratica antica; a quanto pare la spagnola cambia nazionalità a seconda dei paesi: in Spagna, infatti, non si chiama spagnola ma cubana; in Messico ed in Venezuela é la russa, in Argentina la turca, nel Regno Unito e negli Usa è chiamata olandese (ma anche russa o francese). E allora?
Allora forse non è la provenienza che condiziona il nome dell'atto: non è una pratica nata in Spagna, non è una caratteristica delle spagnole.
La spiegazione più plausibile sta nel fatto che l'erba del vicino è sempre più verde o, in questo caso, abbondante. La "spagnola" dunque si associerebbe all'immaginario collettivo, più che a dati di fatto, e all'idea secondo cui una donna di una data nazione sarebbe più prosperosa delle nostre signore... facile mito da sfatare;
Le varianti sono comunque tante e non voglio essere responsabile di pessimi risultati per chi non si è applicato a leggere tutto.
Andremo a vedere:
- cosa è il titty fuck (la spagnola)
- che tipo di sensazioni dà
- come prepararsi e quali condizioni devono esserci
- 5 posizioni per farlo
- quali lubrificanti usare
- modi per terminare in bellezza tra cui…
- cosa è la collana di perle
Solito momento in cui io prima di dire oscenità devo scacciare persone che non possono leggere questo articolo: V.M 18 📣🔞Se siete maggiorenni ma sensibili a volgarità, parolacce, allusioni e contenuti che potrebbero offendere il pudore questo è il momento di uscire dall’articolo.
Via, volo ad iniziare perché ci sono tante cose da scrivere:
Cosa è la spagnola (titty fuck)?
Posso dirvelo in 2 modi:
Volgarmente: il pene “scopa” l’incavo tra i seni della donna. Sbam! Definitivo.
Meno volgarmente: con questa pratica l’incavo tra i seni accoglie il pene come farebbe il canale vaginale. L’uomo posiziona il pene eretto tra i seni, mentre vengono tenuti stretti con le mani in modo che il pene venga avvolto e possa scivolare in mezzo alla morbidezza. Il tutto come continua? Come un rapporto sessuale… solo che (idealmente) fingiamo di avere la vagina al posto delle tette…
Ci sono molte varianti di questo movimento e le vedremo insieme a breve, in generale però è importante capire che quello che possono fare i seni è circa la stessa cosa che fa la mano quando fai un “lavoretto manuale” quindi: attrito, stretta, movimento. In alcuni momenti e/o posizioni sono i seni che vengono spinti con le mani per creare uno scivolamento, in altri è l’uomo stesso che fa una sorta di spinta avanti e indietro. Dipende; ci arriveremo. Mi interessava far capire più che altro il concetto, nel caso non tutti conoscano ancora questa pratica.
Che tipo di piacere dà alla donna? E all’uomo?
Su questo punto c’è molto da dire ma in buona sostanza il tutto ruota attorno a questo concetto: in verità dal punto di vista sessuale alla donna non dà sostanzialmente nulla. Ovvero, fatta eccezione per i capezzoli che hanno una sensibilità in alcune molto spiccata, dal punto di vista prettamente genitale ovviamente la spagnola nulla aggiunge ma toglie e basta. Questo se viene considerata solo ed esclusivamente la spagnola.
Tuttavia non è una pratica che viene fatta da sola, non è che ci svegliamo così, di colpo, e si fa solo sesso con le tette e basta. E’ un qualcosa che si fa non esattamente ogni giorno, ogni rapporto, e soprattutto viene magari fatta come una delle tante fasi del rapporto. Quindi ci si augura, anzi direi, si spera, che ci siano stati altri tipi di stimolazione e il titty fuck sia preceduto o seguito (o entrambi) da penetrazione, sesso orale, toccatine varie, sex toys o altro.
Dal punto di vista psicologico, emotivo, sensoriale, se lei è coinvolta ed è una pratica che gradisce particolarmente può invece dare molto e anzi, può continuare la fase eccitatoria seppur difficilmente è una cosa che porta ad un orgasmo spontaneo (a meno che lei non sia proprio presissima per questa pratica e/o abbia un eccellente controllo del suo corpo).
Per il pene invitato a nozze discorso totalmente differente per talmente tanti motivi che potremmo fare un articolo a parte. La “spagnola” è una cornucopia di “tanta roba”. Cito i vantaggi principali:
è una fantasia di tutti gli uomini appassionati di tette (i boob-man!): se le gode con il pene, con le mani, con gli occhi, la mente vola altissimo (il pene, si spera, pure).
spesso la vede fare nei porno e questo feedback gli dà l’idea di qualcosa di alto livello, roba top class, qualcosa di proibitivo, per veri sex guru.
tutto è molto stretto (d’altronde più si stringono le tette con le mani più è stretto) ma anche soffice, caldo, umido. Il paradiso.
il seno non è una parte con cui il pene ha molta interazione solitamente pertanto l’effetto “novità di sensazione” è sempre gradito.
Anche per la coppia ci sono aspetti positivi tra cui:
Esplorare insieme qualcosa di nuovo: se non l’avete mai fatto provare insieme è un ottimo modo per migliorare la confidenza e l’intimità condividendo qualcosa di diverso insieme, e chissà: potrebbe entrare a far parte della vostra top ten di momenti erotici.
Più considerazione per le tette! Saranno tanto tanto apprezzate. Se le tette sono proprio il tuo punto forte, allora è un bel modo per sfoggiarle! Se hai qualche insicurezza in questa parte del corpo non ti preoccupare, già solo l’idea di metterlo tra le tette è sufficiente a farle diventare ancora più meravigliose di quello che già sono. Perché è questo che sono: meravigliose, qualsiasi forma abbiano e credimi, non c’è motivo di esserne insicura se lo sei. “Le tette durante la spagnola sono tutte belle” (parola di colui che sostiene che “a pecorina i culi son tutti belli!” sono uomini, that’s easy!). Io dico che le tette sono tutte belle SEMPRE. So di aver ragione.
Come ci si prepara al sesso con le tette?
Diciamo che più che preparazione c’è una sorta di “set up” perché la spagnola non è una cosa che si fa durante i preliminari, è necessario che il pene sia ben eretto e che si sia un po’ scaldata l’atmosfera e ingranata la marcia.
Non è che farla così “a sorpresa” non sarebbe gradita, è che talvolta essere presi alla sprovvista potrebbe far scendere un po’ “il tutto” a causa di incomprensioni sulla posizione ad esempio. Non è bellissimo se mettete il partner in condizione difensiva (e riflessiva!) tipo:
“mmmhhh…che sta cercando di fare?! Mi devo spostare? Devo stare fermo/a? Ok forse…no, forse si aspetta che faccio io..?”.
Soprattutto se uno dei due partner (o entrambi) non ha tanta esperienza di titty fuck direi che potrebbe perdersi un po’ la carica del momento e l’erotismo colerebbe a picco.
Si potrebbe concordare il tutto, magari con qualche allusione o riferimento. Oppure meglio ancora potrebbe tutto cominciare con masturbazione, sesso orale, lubrificante, qualche strusciamento del pene sul seno per inviare qualche input di quello che si vorrebbe fare.
Magari possiamo sussurrarlo all’orecchio mentre scivoliamo leccando sul collo e accarezziamo il lobo con la punta della lingua. Ci potrebbe scappare un “…scopami le tette”, o un più delicato “giochiamo con le tette..?” o “lo voglio sulle tette”, per far capire almeno cosa si avrebbe piacere di fare. Il che alzerebbe il tasso di tensione erotica alle stelle…credetemi. Molto meglio dell’effetto sorpresa.
Un’altra cosa che andrebbe in qualche modo integrata nel “set up” dovrebbe essere questa: chi conduce chi. Ovvero chi si muove, chi sta fermo, chi tiene le tette, chi scivola. Anche qui, non occorre fare discussioni e potrebbe essere già implicito nella frase di prima: “scopami le tette” equivale a “spingi tu”, “giochiamo con le tette” è più un facciamolo insieme, sperimentiamo, e si può andare anche un pò a braccio”, ma anche un “ti faccio una cosa bella con le tette…vuoi?” sta già implicitamente dicendo che è lei a dominare e portare avanti la fase attiva del movimento.
Prima di proseguire dedico due righe al tema reggiseno durante un titjob. Care, non fatevi venire in mente di tentare la cosa con il reggiseno pushup più stretto del mondo. Non vorrete mica scartavetrarlo immagino! Il reggiseno perfetto per fare la spagnola (se proprio lo volete tenere addosso) può essere solo di due tipi:
super scollato: di quelli che si usano per i vestiti con scollatura profonda, quindi che vi lasciano una “lungo corridoio” bello largo per poterci mettere il pene e hanno il pezzetto di stoffa che unisce le coppe sopra lo stomaco.
a triangolo tipo costume da bagno: quelli che hanno intorno al busto solo un filo di elastico e quindi si prestano bene a poter mettere il pene anche sotto l’elastichino volendo (viene fuori una sorta di cockring). Una cosa che si vede molto fare nei porno californiani con le attrici in costume.
Qui a seguire qualcosina che potrebbe rendere l’idea:
Posizioni per fare sesso con le tette
Quando si dice “spagnola” tutti tendono a pensare alla classica posizione con lei semi stesa e lui inginocchiato sopra con il pene tra i seni. Fine.
Se fosse stato così questo articolo lo avrei concluso in 10 righe. Quella a cui ho appena accennato è la posizione Cavalcata sul petto (la leggerete qui sotto al punto 1). E’ la posizione classica e se esistesse solo questa sarebbe un po’ come dire che fare sesso è solo la posizione del missionario. Una assurdità!
Naturalmente ce ne sono molte altre, alcune anche adatte a soggetti multitasking che riescono a fare diverse cose insieme (potrebbe diventare una sfida farle bene tutte!). Dunque:
Posizione 1: cavalcata sul petto
Come si fa: lei sta stesa o semi stesa. Potrebbe tenere le spalle e la testa un pochino alzate da un cuscino ad esempio. Lui sta a cavalcioni sul petto, le sue ginocchia sono circa all’altezza delle costole di lei. Il pene viene posizionato tra i seni e punta in direzione della bocca.
Due varianti per questa posizione:
Lei ha il controllo del seno: in questo caso è lei a stringere i seni intorno al pene con le mani. Le mani di lui sono invece in appoggio sul materasso o sulla spalliera del letto. E’ lui che spinge avanti e indietro.
Lui ha il controllo del seno: in questo caso lui spinge le tette intorno al pene e spinge avanti e indietro, lei ha le mani libere e può occuparsi di sè stessa stimolando il clitoride o utilizzando un sex toy.
In entrambe le variazioni è lui ad avere il controllo del rapporto poiché è lui che esercita la spinta e ha una posizione dominante rispetto al corpo di lei che è in posizione sottomessa (lo ricordo anche se so che non serve, in questo caso intendo la parte attiva e passiva, non mi sto riferendo ai ruoli del BDSM).
Molti utilizzano questa posizione anche per la fase culminante del rapporto per venire poi sul viso con seme ad innaffiatoio (vedremo anche questo prossimamente, ci torno su).
Posizione 2: Cavalcata sul petto inversa (Sedere in faccia)
Come si fa: Come sopra, ma lui sta rivolto dall’altra parte quindi inginocchiato con il sedere sul viso di lei che è anche in questa posizione sdraiata sulla schiena (completamente sdraiata però, niente spalle alzate). Lui stringe i seni, lui spinge, se la cosa viene fatta abbastanza lentamente e entrambi gradite, potrebbe essere una occasione per cimentarsi nell’anilingus (tutti regali per lui questa volta!).
Lei ha le mani completamente libere e potrebbe toccarsi i capezzoli, il clitoride, usare un sex toys, tenere le gambe di lui, insomma ciò che preferisce. Ma volendo potrebbe esserci anche un’altra variante in cui lei tiene i seni e lui allunga le mani per giocare con la vagina. In questo caso…festa per tutti! Niente finale con il seme sul viso in questo caso perché guardano entrambi nella stessa direzione ma se volete spargere seme sul corpo in tutta libertà a pioggia…si può fare senza ostacoli! Orgasmo libero e selvaggio.
Posizione 3: Tit Job inginocchiato
Come si fa: cominciamo a regalare anche a lei un pò di controllo! Lui si siede sul bordo del letto, del divano, del puff del salotto o di una poltrona. Lei si inginocchia davanti a lui e si posiziona con il petto all’altezza dell’inguine di lui. Ora lei può regolare un po’ la sua altezza alzandosi in ginocchio o avvicinandosi col sedere ai talloni, in modo da sistemare il pene tra i seni e poter avere una escursione muovendoli su e giù, facendoli scorrere intorno al pene eretto.
Questa posizione ha di bello una sua possibilità di variazione perché nessuno è “incastrato” sotto l’altro e quindi ci può stare alternare il lavoro di mano e di bocca, può esserci un pompino perfetto, un deep throat o una seghetta niente male. Il tutto alternato.
E’ una posizione che può creare una bella complicità a livello di sguardo, anche in modo un po’ sfrontato, d’altronde lui si sta godendo un intero festino con le gemelle boobs senza fare nulla. Roba da guardarla con gli occhi a cuore.
Io suggerisco in questo caso l’utilizzo per lei di un bell’ovulo vibrante. Oppure una mutandina vibrante. Giusto per tenere tutto un po’ agitato ed eccitato là sotto. Oppure (la sparo grossa eh) dildo di una certa prestanza con ventosa sul pavimento. Ve l’avevo detto che era “grossa”.
Posizione 4: 69 variato per spagnola
Come si fa: Questa è una variazione della posizione sessuale 69 con lei sopra. La differenza è che lei invece che usare la bocca usa il seno.
Come si prende la misura di come posizionarsi? Il parametro sono le tette ovviamente. Quindi la misura la determina lei posizionandosi in modo da essere comoda con il seno che avvolge il pene. Avrà circa la testa tra le gambe di lui. Qui si apre un piccolo quesito. Meglio se lei è alta oppure bassa? In questa posizione se lei è un po’ alta viene meglio perché la sua vagina sarà più vicina alla bocca di lui.
E’ una buona posizione anche per eventuali stimolazioni anali, un bel plug scintillante potrebbe decorare il tutto e le mani di lui che sono libere potrebbero giocarci un po’ per regalare una stimolazione profonda sia della vagina che dell’ano. Se avete sex toys…è il momento buono per usarli.
Posizione 5: Tit Fuck da sdraiato
Come si fa: A parole è difficile da spiegare ma ci provo. Immaginiamo una posizione del missionario ma a parti invertite quindi lei sopra e lui sotto. Ora, lui resta fermo sotto e lei scivola giù fino ad arrivare con il pene tra i seni. Il petto di lei è basso, steso sull’inguine di lui in modo che i suoi seni premuti insieme possano esser strofinati su e giù per la stimolazione.
Non molto diversa dalla versione inginocchiata, ma forse più confortevole perché entrambi sono sdraiati. Anche in questa posizione lei ha il controllo. Mentre in quella inginocchiata il viso è a poca differenza di altezza qui non c’è contatto di sguardi, decidete voi se la cosa vi fa piacere per avere meno imbarazzo o vi penalizza perché c’è meno intimità.
Il lubrificante per fare la spagnola
Possiamo impegnarci quanto vogliamo a strizzare le tette per creare qualcosa che sia pari (se non meglio) di una vagina ma una cosa è sicura: il petto non è in grado di lubrificarsi da solo. La cosa bella di poter lubrificare qualcosa che non è a contatto con le mucose è che possiamo usare davvero qualsiasi cosa quindi sì all’olio di cocco, di mandorle, lubrificanti a base acqua, a base di silicone, potenzialmente puoi scegliere davvero ciò che vuoi se non ti pentirai di qualche limite dopo.
Personalmente, posso dire che escluderei gli oli classici perché non sono adatti a fare anche da lubrificanti intimi, non vanno d’accordo con i toys in silicone, non si possono mettere in bocca quindi quei mezzi pompini di cui abbiamo parlato prima sarebbero proibiti. Ma gli oli scivolano quindi anche loro il loro lavoro lo fanno, se vi piace l’effetto.
Gli stessi problemi di restrizioni al sesso orale e ai sex toys li hanno anche i lubrificanti al silicone anche se sono mooolto più scivolosi, densi e duraturi. Li preferisco agli oli. Si possono usare anche in doccia perché sono resistenti all’acqua e possono essere anche usati come lubrificanti.
Dulcis in fundo: i lubrificanti a base acqua. Adatti a tutte le mucose, adatti ai toys, alcuni sono adatti anche a entrare in contatto con la bocca poiché sono lubrificanti commestibili. Che hanno che non va? Nulla, a parte il fatto che sono un po’ meno duraturi di quelli a base silicone, e si possono lavare via con acqua. Con questi il pene si può anche succhiare.
Unica regola: abbondate di qualsiasi cosa abbiate scelto per farlo scivolare in mezzo alle tette, abbondate e…abbondate l’ho già detto?. Mai fare le spagnole a secco. Se volete utilizzare il caro vecchio sputo sappiate che ve ne servirà molto, troppo, e diventerebbe qualcosa di un po’ trash.
Spagnola con tette piccole o con pene piccolo?
Argomento controverso, ad alto rischio di frustrazioni ma vediamo quale potrebbe essere la strategia per divertirsi lo stesso (anche parecchio!) e come non soccombere alle paranoie.
Per le coppe piccole probabilmente è difficile se non impossibile riuscire a intrappolare il pene tra i seni. Ma ci sono comunque altre alternative che il partner gradirà ad esempio potreste giocare con il glande sui capezzoli, oppure farlo scivolare sul petto con una buona dose di lubrificante fino alla bocca, avanti e indietro e accarezzare il glande con la lingua facendola roteare intorno alla punta.
Si può sempre affinare la tecnica, aggiuntare la posizione, cambiare del tutto posizione, farcire il tutto con un po’ di dirty talking, un cock ring e poi non so tipo… la collana di perle si può fare su qualsiasi taglia, sapete?
La maggior parte del problema non lo crea la possibilità o meno di strofinare il pene sulle tette, tra le tette, intorno alle tette… è l’idea che le forme che si hanno non sono adatte a fare qualcosa che è considerato super sexy ed erotico. Sapete di chi è colpa? Della pornografia. Che non è la realtà. E quindi se su pornhub vediamo attrici con super tette giganti rifatte, turgide e lucide che inglobano peni extra-ordinari dobbiamo ricordare che quello non è la realtà.
Spazzate via ogni aspettativa irrealistica sulle tette e anche sul pene. Non servono misure giunoniche di tette né peni con misure smisurate, soprattutto all’inizio in ogni caso ci sarà poca dimestichezza e probabilmente il pene tenderà a uscire scappando via dalla presa. E’ normalissimo, serve un po’ di pratica. Anche un pene piccolo potrebbe essere un pochino più difficile da gestire. Ma niente di impossibile. Niente che possa rendere una persona meno accattivante, erotica, sessualmente attraente o possa far divertire meno nel farlo.
Vivetevela bene, è solo una spagnola! E con la bocca potete aggiustare il tiro se vedete che vi state “incartando”. La bocca sistema sempre tutto. Fidatevi!
Venire…ehm Finire in bellezza
Siamo in dirittura d’arrivo. Questa guida si è rivelata una missione ma non voglio mollare sul finale e quindi vado a risolvere il quesito: dove si viene?
La collana di perle ovvero quando l’uomo eiacula sul petto e sul collo della partner, qui in Italia si chiama anche cravatta del notaio, non me ne vogliano i notai… non so davvero il perché; comunque è un classicone per il titty fuck, un vero evergreen. E se questo è vero, è vero anche che non a tutti è gradita. Infatti ci sono persone a cui dà veramente fastidio qualsiasi contatto con i fluidi maschili in prossimità del viso.
Pertanto, il consiglio spassionato è : se siete tra coloro che non gradiscono, ditelo prima, in modo che il partner possa regolarsi di conseguenza. E’ una questione di rispetto per ambedue le parti, sia chi si trova a ricevere senza aver acconsentito, sia chi si trova a dover vedere il rifiuto del partner nel bel mezzo di un amplesso. La chiarezza è fondamentale. Poi si può sempre cambiare idea, e magari “autorizzare” in corso d’opera un differente finale.
Se è la prima volta, se non sapete se il partner gradisce semplicemente avvisate delle vostre intenzioni, così che se non vuole possa rifiutare oppure se è una cosa che le piace può invece motivarvi ancora di più.
Questo vale anche per il Cum on face ovvero quando l’uomo viene sul viso della partner. E’ una cosa che gli uomini gradiscono molto perché è in tantissimi film porno e quindi è qualcosa che sono abituati a vedere e ad associare ad un “lavoro ben fatto”. Se anche lei gradisce, allora perfetto. Anzi, potrebbe passare le dita sullo sperma, aprire la bocca e tirare fuori la lingua per prenderne qualche schizzo, potrebbe insomma mostrare particolare entusiasmo.
L’importante è sempre comunicare. Alcune frasi possono essere “Vengo sul viso…”, “Posso?”, “Lo vuoi in faccia..?”, o similari: chiare, brevi, comprensibili, e soprattutto in anticipo. Ma non dirlo in modo dubitante, come un piccolo cucciolo di foca inesperto. Perché poi gli ormoni scendono a zero e la risposta sicura sarà: No. Non è una vera e propria domanda, non deve trasmettere dubbio o mendicare accondiscendenza, bensì anticipare il climax, dare una spinta erotica al gran finale con un preavviso “esortativo… e a scanso di equivoci”.
Piuttosto cerca di trasmettere sicurezza, erotismo, determinazione, come se fosse un invito a qualcosa di molto molto eccitante. Se prima si è “lavorato bene”, se l’eccitazione è alle stelle, non sarà un problema. Partner che già si conoscono, che hanno già fatto sesso varie volte, che hanno consapevolezza del fatto che piaccia o meno all’altra/o non hanno solitamente bisogno di chiedere nulla né di preavvisare. Il galateo dell’eiaculazione vale soprattutto per chi non si conosce ancora in merito ai gusti su queste pratiche.