L'ALFABETO DEL SESSO: LETTERA B
Come promesso, l’alfabeto del sesso ritorna con la lettera B. Troverete tante succulente paroline che potranno stuzzicare la vostra fantasia e, perché no, il desiderio di sperimentare. Visto che, come diceva sempre mia madre, una parola è poca e due sono troppe, iniziamo senza ulteriori indugi.
BABY SITTER
Nell’immaginario maschile giovane ragazza sexy e arrapata che non vede l’ora di dartela dall’istante in cui entra in casa tua
BACIO
Contatto con le labbra, o anche della lingua, tra due individui.
Non è una forma di rapporto sessuale universalmente conosciuta, poiché in diverse culture, specialmente in Asia, esiste solo il bacio col naso.
BACIO CON LA LINGUA
Penetrazione del cavo orale o contatto avvenuto tra lingue. Ha avuto sempre una collocazione nell’ars erotica di ogni periodo storico. In Italia lo si chiama anche “bacio alla francese”. Nel linguaggio universale della pornografia spesso appare come FK “french kiss”.
BAGUE DE CHINE
È il nome di un anello cinese usato per rendere piacevole la masturbazione femminile. In passato era fatto di resina dura.
BALANITE
Infiammazione della mucosa del glande.
BARZOTTO
In uno stato intermedio, manchevole; del membro virile, non in piena erezione
BBW
Big Beautiful Woman, donne grasse, in sensibile sovrappeso, molto spesso obese, che hanno tantissimi clienti in cerca di attenzioni ‘particolari’.
Parla una nostra inserzionista molto gustosamente cicciona: “Noi bbw andiamo molto di moda, io ad esempio sono alta 160 cm e peso 100 chili. Le mie prestazioni partono da 70 euro e arrivano a 100 euro. Sono tanti gli uomini che cercano donne molto in carne. Molti vogliono la mamma, giochi di ruolo che li facciano sentire coccolati e protetti. Altri vogliono essere maltrattati, vogliono la punizione, per sentirsi al centro dell’attenzione. Amano farsi sculacciare, cercano autorità, in noi donne molto in carne trovano figure che possano riportarli a quando erano bambini”.
Una sessuologa invece, commenta: “Molti uomini hanno da sempre l’attrazione verso donne in sovrappeso. Alcuni invece hanno proprio la adipofilia, provano attrazione sessuale o erotica solo con persone obese o in grande sovrappeso. Tendenzialmente le donne che sono più in carne vengono considerate più accoglienti e più materne rispetto alle donne magre. Gli uomini stressati, ad esempio, cercano molto di più la donna grassa rispetto alla donna magra, perché la donna con dei chili di troppo è in grado di abbassare i loro livelli di stress”.
BDSM
Acronimo di Bondage, Dominazione (o Disciplina), Sadismo, Masochismo. Anche BD/SM o BD&SM. Sigla popolare che associa, in un’unica dimensione, diverse inclinazioni e giochi sessuali comunque accomunati da una dinamica di dominazione e sottomissione, anche se poi si differenziano molto sulle pratiche reali. Vi è infatti una differenza fondamentale fra BD e SM: nella dimensione sadomasochistica la dominazione dell’individuo si esprime tramite il controllo del dolore del partner, nella dimensione Bondage-Disciplina, la dominazione si basa sul controllo del piacere del partner. L’acronimo si diffuse in USA nella metà degli anni ‘80».
BESTIALISMO
Sinonimo di zoofilia.
BIANCHERIA INTIMA
Anche detta alla francese “lingerie”, direi qualcosa di indispensabile ai fini dell’arrapamento: reggiseni wanderbra a balconcino trasparenti, in pizzo, calze autoreggenti, collant, con la riga, guepiere, reggicalze, mutandine, slip, tanga, brasiliane ecc..
BIFOBIA
La bifobia è la paura, l’odio e la stigmatizzazione nei confronti delle persone bisessuali. Questa avversione è spesso radicata su stereotipi errati, ad esempio sulla la convinzione che una persona bi possa essere propensa all’infedeltà.
BINARIO DI GENERE
Il binarismo di genere presuppone che un individuo appartiene a una determinata categoria di genere, o maschio o femmina, e si basa sul genere assegnato alla nascita, facendo riferimento ai genitali. Ricalca il dualismo maschio-femmina, non prendendo in considerazione ed escludendo tutti quelli che si identificano come transessuali, transgender e il genere non binario.
BIROMANTICO
Il biromanticismo non punta sull’orientamento sessuale, ma pone l’accento sull’aspetto emotivo. In altre parole una persona biromantica può provare un’attrazione romantica al di là del genere.
BISESSUALE
Individuo (maschio o femmina) che pratica sempre o occasionalmente il sesso sia con persone del suo stesso sesso, sia con quelle di sesso opposto.
BLOW JOB
È una pratica di sesso orale rivolta al pene, che consiste nella sua stimolazione tramite la bocca, eseguita per portare all’eiaculazione o usata come preliminare prima del coito (vedi fellatio).
BARED BLOW JOB
BBJ a differenza del BJ è scoperto, cioè fatto senza preservativo
BOCCHINO
Termine desueto (indicato dal sig. Tino) che sta a significare fellatio.
BONDAGE
Dall’Inglese Bond, pratica sessuale in cui il partner viene legato. A questo termine dedicheremo l’approfondimento a fine articolo.
BREASTS o BOOBS
Quando vi imbattete in Breast o Boobs sappiate che si parla di tette, mammelle, zinne, zizze, puppe, pocce, davanzale, decoltee, minne, sise, bocce, meloni… insomma il seno!
BUKKAKE
Pratica di origine giapponese che consiste nell’eiaculare addosso a qualcuno o qualcosa. Secondo la cultura giapponese essere ricoperti dal seme maschile procura effetti benefici per il corpo umano. Nei loro “Sperma Party”, una Giapponesina in alcuni casi legata o vestita da un personaggio Hentai si siede a terra e tutti i maschi, il cui numero varia dai 50 ai 200, eiaculano su di lei.
BULLBUSTING
Colpi nelle palle
BUNDA o BUM BUM
In portoghese (in Brasile) significano culo. Quindi, visto che parliamo del paese dove si possono ammirare alcuni dei posteriori più belli del pianeta, direi che sono parole da conoscere. Senza se e senza ma.
BUSTY
In inglese è la tettona
BUTT
Culo (IN INGLESE) negli Stati Uniti nella forma non propriamente scientifica
BUTT PLUG
Giocattolo sessuale
Affascinante, non trovate? Devo confessare che alcuni dei termini elencati non li conoscevo neanche io. Questo dimostra che non bisogna mai smettere di curiosare in giro, soprattutto quando si parla di sesso.
Ora però, come abbiamo detto, approfondiamo uno degli aspetti più stravaganti (ed eccitanti) della sessualità: il Bondage.
BONDAGE: IL SIGNIFICATO DEL TERMINE
Letteralmente "bondage" significa "schiavitù", ma la parola è utilizzata comunemente per individuare un insieme di tecniche basate sulla costrizione fisica e condite da un certo grado di voyerismo. Un legame fisico e mentale che lega - materialmente e psicologicamente - i partecipanti a quello che è a tutti gli effetti un gioco erotico.
Il bondage fa parte del BDSM: sotto questo acronimo si raccoglie una vasta gamma di pratiche erotiche, e nello specifico Bondage, Disciplina/Dominazione, Sottomissione/Sadismo e Masochismo. Mira ad esplorare il sesso attraverso il gioco di ruoli del "dominatore" e del "sottomesso".
Il bondage è quindi una pratica sadomaso, ma che può esprimersi a vari livelli: si è infatti soliti distinguere il light bondage, ovvero la legatura solo delle mani e/o dei piedi, la mummification, quando si arriva a forme di annodamento complete in cui si impedisce ogni movimento e, infine, la suspension, quando la persona legata e sottomessa (in gergo sub) viene anche appesa.
Vissuto da molti come un gioco, un diversivo, un modo per ravvivare il menàge sotto le coperte, in realtà il bondage è una pratica da abbracciare con serietà e attenzione (ci si può fare anche male!).
LE ORIGINI DEL BONDAGE EROTICO
La pratica del bondage ha origini molto antiche e inizialmente non aveva una connotazione sessuale. Risale infatti al XV secolo e riflette il legame millenario tra il popolo giapponese e l’uso delle corde, simbolo di collegamento tra l’umano ed il divino. Tramite questa tecnica, la polizia e i samurai immobilizzavano i prigionieri usando una semplice corda di canapa o juta. L’elemento artistico era dato da determinate forme e disegni realizzati con la corda per indicare la classe sociale dell’accusato e, a volte, anche il crimine commesso.
Ma il bondage così come lo conosciamo noi - una pratica sensuale e sessuale - nasce di fatto nel secolo scorso e si diffonde in larga scala solo nel secondo dopoguerra.
COME FUNZIONA: LE TECNICHE DA CONOSCERE
Il bondage, che rientra nel BDSM ovvero in un tipo di sessualità afferente alla sfera del sadomaso e ai giochi di dominazione e sottomissione, prevede l’uso di corde, catene, manette, ganci e molto altro e comprende diverse tecniche, in particolare le principali sono:
· LA SEPARAZIONE O DIVARICAZIONE DI PARTI DEL CORPO;
· IL COLLEGAMENTO DI PARTI DEL CORPO A OGGETTI ESTERNI, MURI O SOSTEGNI;
· LA SOSPENSIONE DEL CORPO A SOFFITTI O SOSTEGNI;
· LA RESTRIZIONE O MODIFICAZIONE FORZATA DEI NORMALI MOVIMENTI DEL CORPO;
· L'IMMOBILIZZAZIONE COMPLETA DEL CORPO, OVVERO LA MUMMIFICAZIONE, CHE PUÒ PORTARE FINO ALLA VERA E PROPRIA DEPRIVAZIONE SENSORIALE.
Capitolo a parte per l'asfissia erotica o breath control (controllo del respiro), pratica decisamente estrema e rischiosa, che può provocare danni fisici di enorme gravità se usata senza cognizione di causa e, in casi limite, anche la morte.
GLI ACCESSORI
Per praticare il bondage quasi sempre si utilizzano degli accessori, ed è importante che si tratti di accessori appositamente pensati per queste attività. Improvvisare, o riutilizzare oggetti non pensati per queste finalità, potrebbe esporre a rischi i partecipanti alle attività di bondage. Quindi meglio rivolgersi a rivenditori specializzati.
Gli oggetti che si utilizzano per bondage possono essere svariati, molto dipende dai gusti e dalle inclinazioni, generalmente i più conosciuti sono questi:
· MANETTE
· CORDE DA BONDAGE (ATTENZIONE: SONO BEN DIVERSE DALLE CLASSICHE CORDE)
· GAGGING RING
· DIVARICATORI
PERCHÉ SI PRATICA IL BONDAGE?
«Il bondage è un po’ come il ballo» spiega l'esperto Andrea, fondatore de La Quarta Corda, progetto artistico e di informazione (e formazione) sul bondage giapponese. «È un’attività che avvicina e unisce due persone e che può essere sia un momento piacevole tra amici, che uno intimo e sensuale all’interno di una coppia.
Ci può essere chi ama esclusivamente l’aspetto estetico dei disegni delle corde sul corpo, chi lo fa per esplorare la propria sessualità o come preludio erotico, chi ama la sensazione di costrizione. Ad ogni modo il bondage, quando c’è connessione tra chi lega e chi è legato, crea un legame tra due persone e offre profondi stimoli sensoriali e emotivi.»
Curiose di sperimentare questa pratica? L’esperto consiglia di «informarsi bene, di frequentare un corso con un buon insegnante, di leggere e di fare pratica in maniera soddisfacente e soprattutto sicura».
Il Bondage si può praticare a diversi livelli: si spazia, infatti, dalla sua versione soft (foulard, manette morbide, cravatte…) alle varianti più hot e sadomaso (corde, catene). Ma sapevate che praticare bondage soft può far bene alla salute psico-fisica degli “adepti”? A dimostrarlo sono addirittura alcuni studi scientifici.
A tal proposito, due medici olandesi, Andreas Wismeijer e Marcel Van Assen, hanno condotto una ricerca proprio sugli effetti a breve termine delle pratiche di bondage. I risultati hanno sorpreso: chi ricorre ai giochi del bondage si presenta come un individuo meno nevrotico, più estroverso e addirittura più coscienzioso nella vita di tutti i giorni.
Abbiamo parlato degli strumenti utilizzati per praticare il bondage. Adesso vogliamo illustrare alcuni esempi di strumenti, diversi dalla corda, con i quali è possibile limitare o impedire i movimenti di un partner:
- Manette
- Ceppi
- Polsiere e cavigliere
- Catene
- Camicie di forza
A volte viene soltanto ridotta la capacità percettiva del partner passivo, usando ad esempio:
- Bende per gli occhi
- Tappi per le orecchie
- Cuffie
- Guanti per limitare il senso del tatto
Quando la libertà di movimento viene limitata con l’uso di una o più corde, allora si parla di rope bondage.
La corda è un oggetto estremamente versatile, e a questo deve gran parte del proprio successo come strumento di costrizione. Potendosi adattare perfettamente a ciascun corpo, permette agli esperti di creare legature belle ed efficaci nella maggior parte delle situazioni. Al contrario, le polsiere e altri manufatti specifici sono quasi sempre regolabili, ma di rado lo sono in maniera efficace. Questi strumenti non si possono adattare a tutte le forme, quindi difficilmente possono immobilizzare un corpo molto diverso da quello delle modelle che li indossano nei cataloghi.
Stile occientale e stile orientale
La legatura erotica come la conosciamo oggi si è evoluta contemporaneamente in America e in Giappone nel XX secolo.
Mentre John Willie pubblicava la sua rivista Bizarre, in Giappone gli appassionati compravano Kitan Club e Uramado. Nell’estrema semplicità delle prime legature, si possono scorgere diversi tratti comuni e diverse influenze reciproche. Su alcuni numeri di Uramado è addirittura possibile trovare fotografie di John Willie. Nelle immagini accanto è possibile notare le somiglianze tra una legatura di John Willie e una di Minomur Kou.
In epoca successiva, l’estetica e la struttura dei due stili si sono via via differenziate.
Oggi troviamo un’estetica basata principalmente sull’asimettria e sulla quieta accettazione della sofferenza in Giappone. Dall’altra parte, i praticanti di western bondage, realizzano posizioni simmetriche, spesso evidenziando maggiormente la muscolatura rispetto alle curve femminili.
Differenze tra le diverse scuole orientali
Grazie alla maggiore diffusione della disciplina, anche i diversi maestri giapponesi hanno iniziato a sviluppare stili differenti. Alcuni esempi di maestri attivi in Giappone che possono vantare di essere capiscuola del proprio stile sono:
Vale la pena citare anche Yukimura Haruki, recentemente scomparso per cause naturali.
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Rischi per la salute
Bisogna ricordare che il bondage è un’attività pericolosa. Oltre al rischio evidente di strangolamento dovuto a corde, cinghie o altro intorno al collo, esistono diversi pericoli che devono essere evitati.
Il rischio più noto è il blocco della circolazione sanguigna in un arto. Quando un’estremità cambia colore e inizia a raffreddarsi, è bene iniziare a pensare a come risolvere il problema ripristinando il flusso. Questo tipo di rischio è il più controllabile, perché prensenta sintomi evidenti e lascia al partner attivo il tempo di reagire, soddisfacendo i bisogni del partner passivo.
Meno nota ma molto più pericolosa è la compressione dei nervi. Un nervo compresso può lesionarsi anche in modo traumatico, non graduale. Una volta verificatasi la lesione, i tempi di guarigione possono anche essere molto lunghi. In casi rari può accadere che il nervo non recuperi più la sua funzionalità originale.
Un altro rischio è l’asfissia posturale. Questa si verifica quando il corpo è immobilizzato in posizioni che non consentono di respirare agevolmente. Quando ad esempio il corpo del partner passivo è molto compresso, con le gambe incrociate e il torace legato vicino alle caviglie, a lungo andare la respirazione diventa estremamente difficoltosa. Questo può portare fino allo svenimento. In caso di mancato soccorso l’asfissia posturale può avere anche conseguenze fatali.
Perché avvicinarsi al bondage
Data la pericolosità, molti potrebbero domandarsi cosa spinge milioni di praticanti in tutto il mondo a fare bondage.
Le ragioni sono molteplici e differiscono da praticante a praticante. Alcuni amano la sensazione di costrizione, altri lo scambio dialettico tra il partner attivo e il partner passivo. Spesso l’aspetto estetico è determinante nella scelta dello stile e dei materiali. Tra gli amanti del rope bondage, molti amano la possibilità di creare stimoli diversi su partner diversi. Molti praticanti creano situazioni di maggior sollecitazione fisica o psicologica, a seconda dei gusti propri e di quelli del partner.
In ogni caso, quello che dovrebbe valere per tutti, è il desiderio di interagire in modo stimolante, tra adulti consenzienti che operano in sicurezza.
Come avvicinarsi al bondage
In internet si trovano tutorial gratuiti o a pagamento che possono aiutare i principianti con le legature più semplici. Per chi non ama i nodi ci sono negozi e fornitori online, dai quali è possibile acquistare ogni tipo di strumento per la costrizione. Quando invece si desidera realizzare qualcosa di più complesso, un corso è l’opzione più immediata. La frequentazione di corsi e degli eventi della propria Rope Community, aiuta anche a creare un contesto per le corde. In altre parole, l’osservazione di altri praticanti aiuta a interiorizzare l’estetica e la poetica della disciplina.
Se volete saperne di più rispetto a corde e nodi, se pensate che questa possa essere un’arte dovete visitare laquartacorda.it.
Alla prossima, piccante, lettera dell’alfabeto del sesso.