ALFABETO DEL SESSO: LETTERA T

ALFABETO DEL SESSO: LETTERA T

Miei adorati lettori, siamo giunti quasi alla fine del nostro intenso e bellissimo lungo viaggio sulle lettere dell’alfabeto. Abbiamo imparato tante cose sul sesso di cui non sospettavamo neanche l’esistenza, io per prima. Oggi esploreremo tanti argomenti con uno sguardo certamente più acuto, reso più attento e vivido dalla lettura di tutte le lettere che hanno preceduto la T. Troveremo argomenti eccitanti, divertenti ma anche, come suggerisce la copertina, socialmente e moralmente complessi.

Beh, non voglio annoiarvi ulteriormente, per cui vi lascio alla vostra libera esplorazione.

Tabù

Parola o argomento impronunciabile o di cui non si può parlare a causa di retaggi culturali. Infrangere un tabù comporta rischi sociali anche gravi.

Testicoli

Organi dell’apparato genitale maschile destinati alla produzione degli spermatozoi.

Testosterone

Ormone sessuale prodotto dai testicoli nell’uomo e, in quantità minime, dalle ovaie nella donna.
Stimola la crescita di ossa e muscoli e lo sviluppo sessuale.

Trasgredire

Andare contro le norme, contro la normalità, deviare dalla norma. Alcuni ritengono che sia eccitante trasgredire a volte.

Travestimento

Comportamento per cui un individuo prova eccitazione imitando negli abiti il sesso opposto. Si manifesta soprattutto nei maschi.

Terzo capezzolo

il nome corretto è politelia, si tratta di una malformazione che comporta la presenza di uno o più capezzoli (oltre quelli previsti) nei mammiferi, esseri umani compresi.

TICKLING

Pratica per cui si fa/riceve solletico per eccitarsi.

Toccarsi

Sinonimo di masturbarsi

Trombare

Scopare, fottere, copulare

Troia

La femmina del maiale; è termine più volgare del sin. scrofa e si riferisce quasi esclusivamente alla femmina destinata alla riproduzione; fig. ( spreg., pop. ), donna di malaffare, che si concede con estrema facilità. Come dire prostituta puttana, ecc

Tette Tits

Uno o entrambi gli organi ghiandolari che nella donna secernono il latte.

Di origine onomatopeica (riproduce il suono che si fa quando si succhia), la parola tetta viene da titta e risale al XIV secolo. Oggi insieme a seno è uno di quei termini che più ha subìto i dialetti regionali. Le chiamiamo poppe in Toscana, pupe in Piemonte, zinne nel Lazio, zizze in Puglia e minne in Sicilia

Qual è la forma più bella del seno?

Secondo un sondaggio svolto in Europa, per circa il 90% delle donne intervistate la forma di seno più bella in assoluto è quella “a goccia”, ovvero il seno che appare tondeggiante frontalmente, a goccia se visto di lato.

Quando un seno è bello?

Un seno perfetto deve essere al massimo una terza misura, simmetrico e non “distante”; in più il 45% della superficie totale del seno deve stare nella parte superiore al capezzolo, il 55% in quella inferiore ed il capezzolo deve essere inclinato all'insù di 20°.

Quale il seno che piace agli uomini?

Secondo gli studi di Viren Swami e Martin Tovée gli uomini intelligenti si innamorano delle donne con il seno piccolo perché in loro vedono un minor fabbisogno materiale. Seno grande, invece, rivelerebbe donne abituate a “un eccesso di risorse”.

Threesome o triangolo

Threesome o all'occorrenza trisom (termine inglese, letteralmente: "gruppo di tre persone"), anche triangolo in italiano, indica un tipo particolare di sesso di gruppo, al quale partecipano tre persone.

Malgrado «threesome» si riferisca generalmente a un incontro sessuale occasionale con tre partecipanti, il termine può indicare anche una relazione più stabile, come nel caso del poliamore o di un ménage à trois.[1]

Le pratiche sessuali che i tre partner possono attuare in un threesome dipendono dalla loro combinazione di sesso e dal loro orientamento sessuale. Ciascun partecipante può mettere in atto qualsiasi tipo di atto sessuale sia con uno o con entrambi i partecipanti, sia questo di tipo vaginale, anale o orale, o con la masturbazione reciproca. Analogamente, uno o più partecipanti possono sperimentare autoerotismo, come nel caso della masturbazione, senza necessariamente avere un contatto fisico con gli altri. Generalmente, la definizione di «threesome» non contempla specificatamente l'attività del terzo partner, che può anche partecipare non attivamente all'amplesso, come nel caso del voyeurismo.

Un triangolo eterosessuale può coinvolgere due uomini e una donna, o un uomo e due donne, avendo così due uomini che hanno un rapporto sessuale con una donna (intrattenendo, per esempio, una doppia penetrazione) oppure due donne con un uomo. Una threesome bisessuale, invece, comporta la partecipazione di un uomo che ha un rapporto sessuale con un altro uomo e con una donna, una donna che ha un rapporto sessuale con un'altra donna e un uomo, oppure una situazione dove tutti e tre i partner fanno sesso con tutti gli altri. Un triangolo omosessuale, invece, coinvolge o tre uomini, o tre donne.[2]

I triangoli possono avere luogo in diverse posizioni, come ad esempio le seguenti:

Dipinto di Édouard-Henri Avril: triangolo tra due uomini e una donna
Triangolo tra due uomini e una donna

Titjob
Vedi spagnola

Twerking
Twerkare significa "ballare una musica famosa in un modo sessualmente provocante che coinvolge i movimenti di spinta dell'anca in una posizione accovacciata."

Titillare
Solleticare leggermente, spec. con riferimento all’ambito erotico-sessuale.

Toy
Un giocattolo sessuale (in lingua inglese sex toy o adult toy o marital aid nella sua accezione più ampia) è un oggetto destinato all'uso durante le pratiche sessuali per intensificare il piacere erotico e favorire una sessualità più aperta e giocosa. Sono comunemente considerati sex toys: i vibratori, i dildo, gli anal toy, le palline vaginali (geisha balls), i cockring, i masturbatori maschili e i massaggiatori prostatici.

Toy boy
Giovane uomo prescelto come accompagnatore o partner da una donna più anziana di lui; anche, gigolò, mantenuto. Si tratta di un cambiamento sociale sempre più diffuso: sono sempre di più le donne mature che si scelgono come partner un toy-boy (ragazzo-giocattolo).

Topless
Indumento da bagno femminile che lascia scoperto il seno, dall'inglese topless bathing suit ossia "costume da bagno senza la parte superiore"; significa quindi "senza parte superiore" (del costume)

Tongue job
Un atto sessuale compiuto oralmente, generalmente cunnilingus.

Tesao
In portoghese è erezione
L'erezione del pene, del clitoride o del capezzolo si verifica quando queste strutture diventano dure e dilatate. Il meccanismo di erezione dipende da una complessa interazione psicologica, neurologica, vascolare ed endocrina. Il termine si applica anche all'intero processo che porta allo stato di erezione.

Transessuale
Individuo con caratteri fisici di un determinato sesso ma che si identifica come appartenente al sesso opposto.

Transgender

La bandiera transgender

Transgender (o transgenere in italiano) è un termine per indicare le persone la cui identità di genere non corrisponde al genere e/o al sesso che è stato determinato loro alla nascita.
Si definiscono transgender le persone che vivono (o hanno vissuto e superato) un'incongruenza di genere e presentano un atteggiamento sociale e sessuale che combina caratteristiche del genere maschile e di quello femminile, senza identificarsi interamente in nessuno dei due (persone non-binarie), e quelle persone che si identificano in modo transitorio o persistente con un genere diverso da quello assegnato (persone transgender binarie).
Le persone transgender, inoltre, vengono chiamate transessuali se il loro comportamento sessuale è caratterizzato dalla non accettazione del proprio sesso e dall'identificazione in quello opposto, o che hanno assunto, attraverso la transizione, i caratteri somatici dell'altro sesso.
Essere transgender non è un qualcosa che condiziona l'orientamento sessuale, infatti le persone transgender possono identificarsi come eterosessuali, omosessuali, bisessuali, asessuali o possono anche rifiutarsi di etichettare il loro orientamento sessuale. Nel termine transgender si distingue anche l'intersessualità, un termine che descrive le persone nate con delle condizioni anatomiche che danno loro caratteristiche di sesso fisico "che non si adattano a nozioni binarie tipiche di corpi maschili o femminili".
Il termine opposto di transgender è cisgender, il quale indica tutte le persone la cui identità di genere corrisponde al sesso e al genere assegnato.
Il termine transgender, quindi, nasce come termine dentro cui si possono definire tutte le persone che non si identificano nel genere assegnato alla nascita.

Significati alternativi
Il termine transgenere (in inglese transgender) ha assunto nella lingua italiana diversi significati a seconda degli ambiti in cui è usato.
La definizione principale resta quella di aggettivo che descrive una persona che non si identifica con il genere che le è stato assegnato alla nascita, ma esistono variazioni.
Il termine è anche usato, talvolta in senso dispregiativo, nella sua abbreviazione "trans", per parlare di una persona che ha un'espressione di genere o un'apparenza non conforme alle aspettative legate al proprio genere.
Il dizionario Oxford Language in Inglese riporta la definizione di transgender come aggettivo "che descrive una persona il cui senso di identità personale e di genere non corrisponde al proprio sesso di nascita, o che non è conforme alle nozioni convenzionali di sesso e genere". La versione italiana invece riporta la definizione "Atteggiamento sociale e sessuale che combina caratteristiche del genere maschile e di quello femminile, senza identificarsi interamente e definitivamente in nessuno dei due". Non sono disponibili le fonti che giustificano il cambiamento di significato nella traduzione, che esclude gli uomini e le donne transgender, ovvero le persone transgender che si identificano rispettivamente con il genere maschile ed il genere femminile.
Le persone transgender sono talvolta chiamate transessuali, ma si tratta di un termine che include solo le persone che, identificandosi con il sesso opposto, desiderano svolgere e svolgono una forma di transizione per modificare le proprie caratteristiche sessuali. Alcune persone transgender si identificano con il termine, altre preferiscono non essere descritte come transessuali.
Si noti che essendo l'utilizzo come aggettivo maggiormente consolidato nella lingua inglese, e preferito dalle persone e dagli attivisti transgender, è considerato maggiormente opportuno usare la forma "una donna transgender" o "un uomo transgender" o "una persona transgender", invece che utilizzarlo come sostantivo, ad esempio "un transgender".[14] Questo utilizzo può essere visto come più dignitoso perché il fatto di essere transgender è descritto come un attributo, e non come qualcosa che descrive l'essenza di una persona.


Incongruenza di genere
In psichiatria si dice incongruenza di genere il forte malessere, che le persone transgender possono provare, dato dalla discrepanza tra le caratteristiche sessuali e l'identità di genere. Alcuni dei criteri diagnostici della incongruenza di genere sono "forte desiderio di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali primarie e secondarie", "forte desiderio di avere le caratteristiche sessuali del genere opposto" e "forte desiderio di appartenere al genere opposto". La condizione dev'essere associata inoltre a sofferenza clinicamente significativa o a compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
La diagnosi di incongruenza di genere è necessaria per poter intraprendere trattamenti medici per la modifica del sesso, come la terapia ormonale sostitutiva, e le chirurgie di riassegnazione del sesso. Il percorso di transizione include anche lunghi periodi di psicoterapia, finalizzata sia a documentare e aiutare il percorso di transizione, sia ad aiutare ad affrontare le discriminazioni e le difficoltà legate alla transessualità. Non tutte le persone transgender rientrano nei criteri diagnostici di disforia di genere, e alcune non possono sottoporsi alla transizione medica per ragioni finanziare o di salute. La maggior parte delle persone transgender subisce discriminazioni sul posto di lavoro e nell'accesso agli alloggi pubblici e all'assistenza sanitaria. In molti luoghi non sono legalmente protetti dalla discriminazione.
Il transgenerismo

Il transgenerismo (conosciuto soprattutto tramite l'adattamento parziale transgenderismo) sostiene che l'identità di genere di una persona non è una realtà duale "maschile/femminile", ma un continuum di identità ai cui estremi vi sono i concetti di "maschile" e "femminile".
Da questo punto di vista sotto il termine "transgenere" possono identificarsi:
• la persona transessuale operata.
• la persona transessuale non operata o parzialmente operata (che ha lasciato integri i genitali di origine ma ha effettuato altri interventi di modifica fisica o estetica).
• la persona (femmina genetica o maschio genetico) di genere non-binario che non si riconosce nel binarismo mascolinità/femminilità, rifiutando così il ruolo di genere (stereotipo di genere) che la società e la cultura locale impone ai due sessi.
• la persona crossdresser, termine che tende a sostituirsi sempre più alla dicitura "travestito" in quanto quest'ultimo è associato alla parafilia. In questo senso il crossdresser è una persona che si traveste, in privato e/o pubblicamente, senza implicazioni di eccitazione sessuale, per esprimere la propria identità di genere e/o il proprio ruolo di genere interiore; il crossdressing può essere praticato sia da una donna che da un uomo, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale.
La traduzione italiana di transgender è transgenere, ma questo termine non si è ancora radicato nell'uso comune e quindi per il momento è più diffusa la forma inglese. Tuttavia, diverse associazioni per i diritti delle persone transgenere, tra cui l'ACET (Associazione per la Cultura e l'Etica Transgenere), hanno adottato il termine italiano.

Nell'uso psicologico, psichiatrico, endocrinologico, accademico e legale
Nella terminologia psicologica, psichiatrica, endocrinologica, accademica e legale il termine "trans" o "transgender" viene utilizzato come attributo di "uomo", "donna", "individuo", "FtM" (Female to Male) e "MtF" (Male to Female). Le donne trans sono denominate "trans women" o "MtF individuals/patients", "donne trans" (non al maschile); viceversa per gli uomini trans. Inoltre il termine "transessuale" è di uso sempre meno comune.
Utilizzo nel giornalismo e nei media
Nella frase esemplificativa «La signora Anna è andata a fare la spesa» il nome Anna si coniuga al femminile, ma non è raro che in riferimento a una donna transgenere esso venga coniugato al maschile («Il trans Anna è andato a fare la spesa»), determinando così un discrimine tra una Anna donna cisgenere e una Anna donna transgenere, e facendo misgendering alla donna trans in questione (ovvero, usare nomi e/o declinazioni in maniera tale da non rispettare il genere della persona a cui ci di riferisce).
Ed è proprio per questo fatto che la declinazione utilizzata in maniera tale da non rispettare il genere della persona a cui ci di riferisce viene contestata dal movimento transgenere in tutto il mondo ed anche dal movimento LGBT+. Talvolta si utilizzano i termini inversamente con fini offensivi. Pertanto la comunità LGBT+ si impegna affinché venga utilizzata la terminologia corretta, laddove sia ancora necessario definire l'essere umano in base al proprio sesso, genere e orientamento sessuale.
Come sostituzione di transessuale
Una terza accezione del termine "transgender" è quella che sostituisce il termine "transessuale", sovrapponendosi ad esso.
La ragione, anch'essa nata all'interno del movimento LGBT+ è da trovarsi nel fatto che il termine "transessuale" oltre ad escludere le persone non-binarie, è di per sé impreciso, se non errato dal punto di vista clinico. In realtà qualsiasi persona operi una transizione sessuale, agisce sull'anatomia, sul genere, sui caratteri sessuali, sui livelli di ormoni sessuali, non sul sesso genetico che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è e resta immutabile.
Quindi transgender può anche essere usato al posto di transessuale, peraltro cancellando la dicotomia fra persone trans "operate" e "non operate".
L'intervento chirurgico è spesso ciò che consente il mutamento anagrafico del nome e del sesso attraverso una apposita procedura che si svolge innanzi al tribunale civile. Tuttavia, non è necessaria l'operazione chirurgica per ottenere il mutamento anagrafico del sesso e del nome.
In molte culture in cui le persone transgender vengono trattate male, il lavoro sessuale e il lavoro sessualizzato sono stati tra i pochi modi in cui le persone trans potevano guadagnare denaro. Molte persone importanti nella nostra comunità, soprattutto donne trans, hanno svolto attività sessuale ad un certo punto della loro vita.
Per alcune persone transgender, il lavoro sessuale le fa sentire potenti e felici. Poiché molte persone provano attrazione per le persone transgender, alcune lavoratrici del sesso guadagnano bene. È il lavoro che gli piace e non se ne pentono.
Per altri, il sesso di sopravvivenza è difficile e li fa sentire male. Vorrebbero non averne bisogno.

Etero attratti dalle donne transgender: perché?
Ad essere attratti dalle trans non sono di sicuro gli uomini gay.
Chi sono quindi gli uomini attratti dalle sex workers trans? Sono etero? bisessuali? Cosa cercano realmente in una donna trans?

Sex Working e clienti: quali desideri?
Leggende metropolitane e falsi miti
Nell’immaginario eterosessuale, l’uomo affascinato dalle donne transgender (chiamate volgarmente “i trans“) è in realtà “uno che non ha il coraggio di vivere da gay.”
E’ semplice appurare che però un gay NON è attratto dalle ragazze transgender, e ho visto storie finire, in ambiente gay, poiché un* dei due, biologicamente maschio, era mentalmente femminile, aveva aspettative “etero” dalla relazione, e questo bloccava appunto il compagno gay.
Appurato che quindi l’uomo attratto dalla donna trans (inteso come donna trans sex workers e straniera), non è gay, cosa è? (ammesso che il punto sia capire cosa sia).

La ricerca di un femminile arcaico e stereotipato
Paradossalmente un uomo attratto dalla femminilità procace di una sex worker transgender, probabilmente proveniente dal terzo mondo, e quindi legata a un modello di femminilità arcaico, è più eterosessuale degli eterosessuali.
E’ come se non si arrendesse all’idea della donna occidentale emancipata e meno aderente allo stereotipo di femminilità tipico degli anni ’50 (ma presente ancora nelle culture del terzo mondo), e la cercasse tramite la femminilità “binaria” nelle donne transgender.
Vi è però un dato: se la motivazione fosse solo questa, questi “etero nostalgici del binarismo” si rivolgerebbero alle sex workers donne biologiche provenienti dal terzo mondo, cosa che succede sovente, ma in  alcuni casi vi è un rifiuto sia della sex worker donna biologica o transgender operata ai genitali. Spesso, ma non sempre, in questi casi l’uomo etero ha quindi, in quel caso, delle fantasie anali passive.

Il desiderio di stimolazione anale, inconfessabile alla compagna
Cerchiamo per un attimo di non confondere il piacere fisiologico anale, anche passivo, con l’omosessualità.
In molte giovani coppie etero (in cui la donna è biologicamente femmina) è in voga l’uso di strap-on, in cui la donna penetra il compagno con un fallo di gomma, a volte usando un doppio fallo (e penetrando anche sé stessa). Senza arrivare a simili pratiche, molte donne, da sempre, hanno compagni che amano la stimolazione anale tramite dita durante il sesso orale e non solo.

Altri uomini etero, di contro, a causa della connessione errata tra omosessualità e piacere anale, rifiutano completamente qualsiasi pratica di “inversione dei ruoli” dando spesso apertamente la motivazione del “non essere gay“, a riprova che è una scelta nata dal pregiudizio.
Probabilmente l’uomo etero sposato che si rivolge al mercato del sex working non ha una compagna easy going. Lei probabilmente vedrebbe un’omosessualità latente nel compagno che chiede queste pratiche, quindi lui, piuttosto che chiederlo alla compagna e  piuttosto che farsi penetrare da un uomo (visto che non prova attrazione per gli uomini), preferisce farsi penetrare da qualcuno abbastanza disinibito ma anche che richiami il più possibile la femminilità e il femminile. A volte, questo tipo di uomini chiede il sesso anale passivo anche a sex workers biologicamente femmine, a professioniste del sesso, o a delle mistress.

Feticismo per le donne transgender
Questi soggetti, spesso uomini etero sposati, che si aggirano nel mondo delle sex workers transgender, vengono chiamati, in gergo, transari o translover, ma il mondo delle parafilie ha elaborato un termine specifico: Ginemimetofilia
Stiamo parlando di persone attratte in particolare dalle donne transgender, soprattutto sex worker, ed è quindi un feticismo, un feticismo mosso, consapevolmente o inconsapevolmente, da transfobia.

Usciamo un attimo dal tema sex working…

Il partner di una donna transgender è quindi eterosessuale?
Se dovessimo estendere il discorso ai partner delle persone transgender, si cadrebbe nella spinosa discussione riguardo all’orientamento affettivo/sessuale e se esso sia legato al genere e/o al sesso della persona amata. Dagli anni ’90, in cui si è diffusa la teoria queer, i libri di Butler, l’orientamento sessuale viene declinato in base al genere, e non al sesso del/della partner.
Ho conosciuto partner uomini di donne transgender, a prescindere dalla loro medicalizzazione, che io definirei eterosessuali, perché attratti da persone psicologicamente donne, spesso estremamente più femminili della donna media.
Ho conosciuto un uomo vedovo (di una moglie) che ha amato per anni una donna transgender e la ama ancora adesso, definendosi eterosessuale. Dopo la perdita della compagna si è impegnato nell’attivismo per i diritti delle persone T.
Anche una donna attratta da un trans ftm, anche non in transizione canonica, è da me considerata etero. Così come considererei lesbica una donna attratta dalle trans, o gay un uomo attratto dagli ftm, siano essi/e o meno in un iter medicalizzato.

Esistono anche partners bisessuali e pansessuali, ma attenzione! E’ anche vero che esistono le persone bisessuali e pansessuali, ma attenzione a non cadere nella trappola del biologismo.
Un uomo che adesso ama una donna transgender, ma ha sempre amato delle donne, va considerato etero.
Se invece fosse un uomo che ha amato, in passato, uomini e donne, sarebbe quello a renderlo bisessuale, e non certo il corpo della donna trans.
Ci sono poi tentativi di definire chi ha un orientamento rivolto SOLO alle persone transgender e non binary: ad esempio la parola skoliosessuale, che sarebbe rivolta a chi preferisce le persone androgine, non binary e transgender, ma che è andata in disuso perché “skolio” ha un’accezione negativa (significa “storto”), ed è stata sostituita da ceterosessuale.
E’ anche vero che quasi nessuna persona è attratta “specificatamente” dalle persone transgender e non binary, quindi probabilmente ha già un suo orientamento sessuale, e la persona transgender o non binaria che gli interessa, gli interessa non specificatamente “perché” è transgender/non binari.

Conclusioni
Questi discorsi sono comunque relativi, in quanto l’orientamento sessuale di moltissime persone è “flessibile”, e diversi sono i gradi di “accettazione” della realtà corporea o mentale del partner.

Per mostrare quanto dura possa essere la realtà per i transessuali, riporto integralmente un articolo scritto per The Kathmandu Post da Elisha Shrestha, giornalista interessata alle istanze sociali.

Per la maggior parte delle donne transgender, il lavoro sessuale rimane l’unico modo per guadagnarsi da vivere
Di fronte a pratiche di assunzione discriminatorie, la maggior parte delle persone transgender non riesce a trovare lavoro e ricorre al lavoro sessuale, che comporta i suoi rischi.

Pretty e Kripa, due prostitute transgender, guardano la città dal tetto della Blue Diamond Society.

Pretty aveva 15 anni quando si presentò per la prima volta per le strade di Chitwan alla ricerca di un cliente. Bullizzata e presa in giro dai suoi insegnanti e compagni di classe per la sua identità di donna trans, Pretty aveva abbandonato la scuola al decimo anno per diventare una prostituta, guadagnando dalle 15.000 alle 20.000 rupie al giorno.
"Sapevo di essere una donna intrappolata nel corpo di un uomo in tenera età", ha detto Pretty, 27 anni, al Post. “Ma mi hanno fatto sentire come se fossi anormale. La scuola ha peggiorato le cose, perché spesso venivo umiliato e chiamato chhakka ”.
È stato solo quando ha incontrato altri come lei che è stata presentata alla comunità LGBTIQ. Ma allo stesso tempo viene introdotta anche nel mondo della prostituzione.
“Molti transgender si vestono e si truccano come le donne. E sarebbero bellissimi”, ha detto Pretty. “Ho visto che i clienti uomini li apprezzavano. Ho capito che se lo avessi fatto anch'io sarei stato apprezzato e allo stesso tempo avrei guadagnato soldi e sarei diventato finanziariamente indipendente. Prima di ciò, non avevo sperimentato di essere apprezzata come donna o di sentirmi finanziariamente autorizzata.
Nel 2007, la Corte Suprema del Nepal ha preso una decisione rivoluzionaria sull'identità di genere e sull'orientamento sessuale riconoscendo pari diritti alle minoranze sessuali. La decisione della Corte Suprema ha ordinato al governo di rilasciare certificati di cittadinanza e carte d'identità con una terza opzione di genere sotto forma di "altro". Nel 2015, il Nepal si è unito ad una manciata di paesi in tutto il mondo inserendo la tutela della comunità LGBTIQ nella sua costituzione.
Nonostante queste leggi progressiste che proteggono la comunità LGBTIQ, la discriminazione e il pregiudizio continuano a permeare la società. Soprattutto le persone transgender sono spesso escluse e ostracizzate, lasciando loro poche opzioni per sostenersi finanziariamente. Ciò ha portato molte persone trans, soprattutto donne trans, a dedicarsi al lavoro sessuale per provvedere a se stesse.
Kripa, una donna trans di 35 anni di Chitwan, ha scelto la prostituzione per disperazione.
"Ho provato più volte a cercare lavoro come cameriere in diversi ristoranti, ma nessuno mi ha assunto", ha detto. "Non avevo altra scelta se non quella di intraprendere una professione che almeno non mi discriminasse solo perché sono una donna transgender."
Vari studi condotti in tutto il mondo mostrano come le donne transgender che non hanno accesso ai sistemi di sostegno si trovano ad affrontare pratiche di assunzione discriminatorie sul posto di lavoro e ricorrono al lavoro sessuale come unica opzione. Tuttavia, il lavoro sessuale può essere pericoloso, soprattutto perché in Nepal è illegale.
Il recente stupro e omicidio di Ajita Bhujel , una prostituta trans, a Hetauda impressiona come le persone transgender continuino a subire violenze. L'anno scorso, a marzo, un'altra prostituta transgender, Junu Gurung, è stata picchiata a morte .
"Ajita era interessata al lavoro sessuale perché non riusciva a trovare lavoro nonostante avesse tentato la fortuna molte volte", ha detto Pinky Gurung, amica di Bhujel e presidente della Blue Diamond Society, la più antica organizzazione per i diritti LGBTIQ del paese. “Se Ajita non fosse transgender e non fosse coinvolta in questo tipo di lavoro, forse sarebbe viva”.
Anche se la polizia deve ancora scoprire i dettagli della sua morte, gli attivisti per i diritti queer temono che l'omicidio di Bhujel possa essere un crimine d'odio.
“In un’epoca in cui le persone transgender devono ancora affrontare stigma e discriminazione, le lavoratrici del sesso transgender sono ancora più vulnerabili e corrono un alto rischio di una serie di conseguenze pericolose”, ha affermato Gurung. “Sono spesso vittime di violenza fisica e abuso emotivo”.
Kripa e Pretty, che hanno entrambi chiesto di non essere identificati con il loro cognome, sono consapevoli di quanto sia pericolosa la professione che hanno scelto.
“Lavorare come prostituta significa ridurre consapevolmente la mia aspettativa di vita”, ha detto Pretty.
Kripa è d'accordo, soprattutto perché esiste il rischio costante di contrarre l'HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili. Sia Kripa che Pretty hanno subito maltrattamenti e aggressioni da parte dei loro clienti.
"Sono stato stuprato di gruppo, picchiato e derubato molte volte", ha detto Kripa.
Poiché la prostituzione è illegale in Nepal, non possono ricorrere alle vie legali quando vengono maltrattate dai loro clienti. E spesso vengono umiliati e vittimizzati dalla polizia stessa, ha detto Kripa.
“L’anno scorso, quando la Blue Diamond Society ha organizzato un programma per interagire con la polizia, molti di loro si sono lamentati dell’aumento del numero di prostitute transgender nelle strade e di come ciò stia influenzando negativamente la società. Quando ho chiesto se qualche stazione di polizia fosse pronta ad offrire opportunità di lavoro ai transgender, nessuno ha risposto”, ha detto Gurung.
La Blue Diamond Society stima che ci siano circa 22.651 membri transgender affiliati all'organizzazione da tutto il Paese. Nessuno di loro ha un impiego esterno all'organizzazione.
"Sebbene la Blue Diamond Society offra lavoro a tempo pieno e part-time a circa 800 membri transgender, ce ne sono molti che non hanno opportunità di lavoro e fanno affidamento sul lavoro sessuale", ha detto Gurung. Anche se non esistono dati precisi, Gurung stima che siano circa 3.000 le persone transgender coinvolte nel lavoro sessuale nella valle di Kathmandu.
Secondo Gurung, il riconoscimento costituzionale dei diritti delle minoranze sessuali sarà efficace solo quando la comunità LGBTIQ avrà pari opportunità.
“LGBTIQ è una comunità emarginata e il governo dovrebbe fornire una quota, come per altri gruppi emarginati, in modo che possano garantire opportunità di lavoro”, ha affermato Gurung.
Se avesse ricevuto il sostegno dei suoi genitori e degli insegnanti, Pretty dice che forse non avrebbe abbandonato la scuola e non sarebbe finita a prostituirsi.
“Siamo qualificati come qualsiasi altro membro della società”, ha detto. “Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è supporto e opportunità”.