Le migliori scene di sesso nel cinema "normale"

L’esplorazione del mondo sesso-amore-sesso continua con una selezione delle scene più hot (anche esplicite) della recente storia del cinema cosiddetto ‘mainstream’, cioè normale.
Nelle mie scelte non ho considerato il cinema degli albori, né i film hard e nemmeno le commedie scollacciate prodotte in Italia negli anni 70-80 che vedevano protagoniste alcune delle attrici più sexy della nostra storia.
Alla commedia sexy italiana, al cinema hardcore (da “Mona” ad Angela White) e a geni particolari come Russ Meyer e Gerard Damiano riserverò lo spazio che meritano nei prossimi approfondimenti.
Qui voglio concentrarmi invece su una cinematografia ad ampio spettro, quella che passa nelle sale frequentate dalle famiglie, dalle coppie, dai ragazzi. I canali tv normali o via cavo, fuori dagli abbonamenti a luci rosse.
Prendo in considerazione, coniando un neologismo, solo film a luce bianca in cui qua e là si accendono luci rosse.
La pornografia, che deriva dalle parole greche “prostituta” e “scrittura”, nell’accezione odierna è pura fantascienza, un assioma eccitante, certo, ma freddo e ripetitivo. In uno slancio euforico arriverei a definirla quasi una forma di arte astratta e incomprensibile. Mentre un film d’amore, di relazione e di sofferenza, di solito racconta una storia verosimile, accessibile a tutti.
E in una storia d’amore vera, bella o meno, il sesso è uno degli aspetti fondamentali.
La differenza tra film hard e una scena hard dentro un film normale non è solo formale ma sostanziale, un po’ come avviene negli incontri: conoscere una donna o un uomo sapendo già che ci scoperai è diverso dal vivere una storia che, fin dal primo imprevedibile incontro, è incerta nel suo sviluppo.
Le due esperienze lasciano tracce che hanno poco in comune: nella storia solo pornografica c’è praticamente solo sesso e la noia immancabile che ne consegue (non si possono mangiare patatine fritte a colazione, merenda, pranzo e cena), nell’altra c’è la storia della vita: le parole, i sentimenti, la rabbia, l’entusiasmo, le delusioni e la felicità. E il sesso all’interno di tutto questo ha davvero un altro valore.
La stessa differenza di cui abbiamo già scritto che passa tra il sesso-sesso e il sesso-amore, la distanza che intercorre tra l’ovvio e la sorpresa, tra gli schemi e l’entropia universale.
Nella lista degli oltre 20 titoli citati qui sotto, troverete alcuni film più o meno riusciti che hanno come comune denominatore il fatto di mostrare almeno una scena di sesso reale, senza finzioni.
Sesso vero rappresentato da attori professionisti, alcuni conosciuti e altri anche famosi. Sono sequenze tanto più interessanti quanto più mettono in scena una sfera assolutamente privata.
Cunnilingus, fellatio e penetrazioni che stimolano fantasie e desiderio, recitate senza copione, secondo natura.
Brown Bunny (Vincent Gallo, 2003)
Chloe Sevigny pratica un gran bared blowjob a un dotatissimo Vincent Gallo. Il film fece molto scalpore perché sono entrambi attori famosi e di solito gli attori famosi certe cose non le fanno. A un certo punto sembrava tutto simulato, tipo con una protesi, ma Chloë continua a difendere la veridicità di quella performance e Vincent l’autenticità del proprio strumento. Io mi schiero dalla loro parte.

Ecco l’impero dei sensi (Nagisa Oshima, 1976)
Indimenticato film d’autore giapponese sulla passione totale che non nasconde alcun dettaglio allo spettatore. Sono pronto a scommettere che in molti, tra i 50-60enni d’oggi, ricorderanno la coppia protagonista. La fellatio della bella Eiko è sicuramente rimasta nell’immaginario maschile e femminile di quella generazione.

x -femmes (Vicente Aranda, 1991)
Una serie tv francese prodotta da Canal+ in cui possiamo ammirare le evoluzioni sessuali di Victoria Abril, indimenticabile protagonista di “Kika” e “Atame!” del maestro Pedro Almodovar.

Intimacy (Patrice Chéreau, 2001)
Due persone normali, in una fase di crisi esistenziale, si trovano e fanno sesso occasionale. Sesso vero, se l’avete visto già sapete che non ci sono finzioni. Forse la tristezza e il degrado sentimentale di cui la storia è pervasa vi faranno però l’effetto del cubetto di chiaccio nell’acqua che bolle. Orso d’oro al festival di Berlino per il miglio film e Orso d’Argento per la miglior attrice a Kerry Fox.

Le pornographe (di Bertrand Bonello, 2001)
Una bella scena di fellatio in questa chicca del cinema, nobilitata dalla presenza di mister 400 colpi, uno degli attori amati da Truffaut e Bertolucci, il grande attore francese Jeanne-Pier Leaud.

9 Songs (Michael Winterbottom, 2004)
Uno dei maestri del cinema contemporaneo di denuncia ha deciso di mostrare una scena molto hard con protagonista la magnetica Margot Stilley in primissimo piano dall’inizio alla fine. Un film indie nel vero senso della parola, in cui una coppia non fa altro che andare a vedere concerti tipo i Black Rebel Motorcycle Club, poi torna a casa e ci dà dentro di brutto, con tutto bene in vista. La vita che forse un po’ tutti vorremmo fare.

Baise moi – Scopami (Virginie Despentes e Coralie Trinh Thi, 2000)
Uno stupro e una vendetta a suon di sesso e ultraviolenza. Tutto vero o quasi. Una spirale discendente in cui tutto è esplicito, pure troppo. La presenza di due attrici professioniste del porno, Karen Lancaume (poi morta suicida a causa della depressione) e Raffaela Anderson (autrice dell’interessante “Hard”, una sorta di autobiografia), rende tutto più facile. Sesso a 360°.

Diavolo in corpo (Marco Bellocchio, 1986)
Nella mia lista c'è anche un film d’autore italiano dove si vede una scena orale senza alcuna censura e non simulata con protagonista l’attrice olandese Maruschka Detmers.

Nymphomaniac I & II (Lars Von Trier, 2014)
Il film non è un porno perché l’esperienza che racconta non lo è. La protagonista famosissima, Charlotte Gainsbourg, percorre un cammino di ricerca di sé attraverso il piacere fisico e si serve degli uomini come fossero oggetti. Il sesso nel film si vede eccome, esplicito con tanto di perversioni varie. La scena in cui la protagonista si cimenta in un vero sandwich tra 2 marcantoni è storia. Non è la prima volta per Lars Von Trier, che aveva già mostrato l’argomento in Idioti e Antichrist. Ma a differenza degli altri film trattati qui il sesso è terrificante, traumatico, costringe l’individuo a confrontarsi con la potenza involontaria del proprio desiderio e implica relazioni violente tra gli esseri umani.

Pasolini (Abel Ferrara, 2014)
La vita del grande PPP, interpretato da Willem Dafoe, è costellata da episodi di sesso. Sembra che anche la sua morte sia in qualche modo correlata a questo argomento.
Abel Ferrara mostra le giornate di Pasolini e immagini dei suoi grandi incompiuti. Segnalo la scena della fellatio di gruppo nel campetto di periferia e le scene dell’orgia – che si ricollegano a Salò o le 120 giornate di Sodoma.

Love (Gaspar Noè, 2015)
L’erotismo al suo massimo. Sesso spinto, relazioni a tre, un kamasutra moderno ed elegante, riprese con la solita maestria da Gaspar Noè. Per non farsi mancare proprio niente, il film è anche in 3D, così potrete entrare realmente nell’azione, che ne dite? Mano agli occhiali?

Romance (Catherine Breillat, 1999)
In questo film c’è anche Rocco Siffredi, un nome e una garanzia. In ogni caso, non siamo nell’ambito dell’hardcore ma di una trama molto intricata e drammatica. È stato censurato in vari paesi, tra cui gli Stati Uniti e l’Italia, proprio per le scene di sesso decisamente esplicito.

Shortbus (John Cameron Mitchell. 2006)
Una commedia amara e spiritosa che segue le gesta di alcuni ragazzi della New York di oggi, ognuno col proprio problema o la propria fantasia sessuale, che si ritrovano nel locale Shortbus, gestito dal travestito Justin Bond. Scene forti, colonna sonora bellissima, di Scott Matthews e degli Yo La Tengo.

Il gusto dell’anguria (Ming-liang Tsai, 2003)
Altra famosa scena di sesso in questo film ambientato in un Taiwan torrida. Il celebre regista di Taiwan già Vincitore di un leone d’oro alla mostra del cinema di venezia del 1994 che spiega a tutti perché l’amore per un attore porno è impossibile. Perché deve servirsi del corpo, un corpo che la pornografia non rende "vitale" come propaganda vorrebbe, ma riduce a carne morta, incapace di reazioni che non siano meccaniche.

Ken Park (Larry Clark e Ed Lachman, 2002)
Arriviamo al massimo della liberazione sessuale giovanile, condita da altissime dosi di disagio. Larry Clark ne aveva già parlato in Kids, ma stavolta scieglie di mostrare proprio tutto. Orge tra minorenni, masturbazione, sesso tra milf e amichetto del figlio, suicidio. Quest’ultimo è solo finzione, il resto, tutto vero. Scritto da quel genio ribelle di Harmony Korine.

Justine, ovvero le disavventure della virtù (Jesus Franco, 1969)
Del regista visionario Jesus Franco. Questa è una curiosità perché a fianco di Kinsky, che per avidità era abituato a recitare qualsiasi cosa, c’è una giovanissima e piuttosto discinta Romina Power (con le tette di fuori) che negherà questo ruolo per tutta la vita.

Caligola (Tinto Brass e altri autori, 1979)
Film storico pornografico che inseriamo tra i mainstream per vari motivi: dalla nobile firma dello sceneggiatore Gore Vidal, all’attore protagonista Malcom Mc Dowell, per finire alla storia storia produttiva travagliatissima. Qui sono le scene d’orgia a farla da padrone. Potrete anche assistere a qualche sequenza hot e vi accorgerete che c’è un lavoro di bricolage per mettere insieme le scene hot e quelle recitate. Comunque vista anche la firma del lussureggiante Tinto Brass, una visione vale la pena.

Paprika (Tinto Brass, 1991)
E per continuare col Tinto nazionale, chi non ha amato questo film godereccio e innocente? Chi non ha magnificato la tenera e folta patonza di Debora Caprioglio? Questa è una delle commedie sexy più eccitanti di sempre che mostra un po’ d’Italia prima della Merlin: Provate per credere: scene di strapon e pissing, bellissime scene d’insieme e lingerie sexy del tipo che vorremmo sempre veder indossate dalle nostre “amichette” preferite.

Lie with me - il sesso secondo lei (Clement Virgo, 2005)
A Toronto, in estate, i giovani Leila e David iniziano una relazione tormentata, fondata sulla profonda intimità fisica, ma senza un'autentica condivisione di sentimenti. Intanto, entrambi vivono in solitudine i loro drammi personali. Forse questo dovete proprio recuperarlo, le scene di sesso esplicito sono davvero coinvolgenti e valgono molto più di una semplice manovella.

Klip – Clip (Maja Milos, 2012)
Siamo in Serbia, a Belgrado. Nel mondo degli adolescenti. Un film verità dove il mistero più grande resta quello dell’amore: consequenziale alla cocaina e ai pompini. La crudezza del linguaggio non teme di entrare nel territorio della pornografia.

Les fruits de la passion (Shuji Terayama, 1981)
Negli anni '20 del XX secolo, l'inglese di mezza età sir Stephen (Klaus Kinski) porta la giovane amante O (Isabelle Illiers) in un bordello di Hong Kong, la Maison des Fleurs. O non fa resistenze per dimostrare a sir Stephen la sua totale dedizione; egli però ha anche un'altra amante, Nathalie (Arielle Dombasle). Quando O si innamora del giovanissimo e affettuoso cliente Ogaku (Kenichi Nakamura), sir Stephen li spia durante un amplesso e si ingelosisce. Scene di sesso datate ma degne di attenzione.

Battaglia nel cielo (Carlos Reygadas, 2005)
Presentato al 58esimo Festival di Cannes, inizia e finisce con l’attrice Anapola Mushkadiz che fa godere Marcos Hernández. E’ un moderno Il Paradiso può attendere già messo in pellicola da Lubitsch. Un viaggio in un Messico smarrito, un bellissimo e sfortunato Eden del Sudamerica da cui è davvero difficile evadere. Povertà e mancanza di prospettive in un confronto continuo con il mito. Meglio farselo succhiare!

All good Things - love & secrets (Andrew Jarecki, 2010)
Sesso orale tra Kristen Dunst e Ryan Gosling Gosling. Qui, davvero, i nomi già dovrebbero bastarvi per correre a recuperare! Una storia d’amore devastante che finisce nel caso più famoso di persone scomparse mai avvenuto a New York City.

Les infideles (2012)
Vi segnalo anche questo film francese in cui protagonisti sono Jean Dujardin (che si mette a 90) e Gilles Lellouche (quello subito dietro). Questo piccolo gioiello è circolato in tutto il mondo col titolo The Players e, curiosità importante, arrivò nelle sale pochi giorni dopo la memorabile serata degli Oscar che consacrò Jean Dujardin come miglior attore dell'anno!

Now and later (Philippe Diaz 2009)
Bill s'imbatte nella selvaggia Angela (la splendida Shari Solanis), immigrata clandestina a Los Angeles, che porta una sferzata di positività e passionalità nella sua vita grigia. Purtroppo le scene di sesso esplicito sono state tagliate nel montaggio definitivo ma noi siamo in grado di offrirvele.
