La rubrica del signor Tino - risposta a una trans

La rubrica del signor Tino - risposta a una trans

Ciao sono trans, bellissima e muito glamour. Chissà se riesci a dare un nome a questo atto sessuale: c’entra l’eccesso di stimolazione, in questo caso di un pene (il mio). Dopo avermi regalato una sega strepitosa, chi me l’ha fatta ha continuato a masturbarmi con forza. Avevo il pene ipersensibile, e le sensazioni si sono acuite. È stato quasi come farsi fare il solletico quando lo patisci. Questa persona mi teneva bloccato (con il mio consenso), e proprio quando pensavo di non resistere più, ho avuto un secondo, esplosivo orgasmo. Non ho eiaculato, è stato più un orgasmo del corpo, a ondate, con una sensazione di calore. Una cosa sconvolgente, spirituale, galattica, unica, e molto simile al tipo di orgasmo di cui sento parlare dalle donne. Hai mai sentito niente del genere? Che so, è una pratica feticista giapponese ultrasegreta? Come hai detto che si chiama?

L’atto che descrivi ha già un nome, nonché una definizione su Urban Dictionary: apple-polishing, lucidare la mela. Per la maggior parte degli uomini, la sensazione di quando ti sfregano la punta dell’uccello è talmente forte che il corpo si contrae involontariamente, cosa che impedisce di lucidare la mela se la “vittima” non è in qualche modo bloccata. Ma non è una sensazione dolorosa: somiglia appunto al solletico, e in genere la vittima reagisce ridendo scompostamente e implorando di smettere (non chiedermi come lo so). L’euforia a tutto corpo che hai provato mentre ti lucidavano la mela era con tutta probabilità una scarica di endorfine: come un corridore che spingendosi oltre il suoi limite fisico sperimenta il cosiddetto “sballo del runner”, anche tu sei stato spinto oltre il limite e hai provato uno sballo analogo.