La rubrica del signor Tino: come divertirsi

La rubrica del signor Tino: come divertirsi

Sono Ascanio (non è il mio nome ma mi sarebbe piaciuto che lo fosse) ciao e scusa se mi vergogno di firmare col mio vero nome, ma in fondo tu fai la stessa cosa, giusto? Vedi Tino, io non sono mai andato a puttane perché non ne ho mai avuto bisogno. Non faccio per vantarmi ma io sono uno che riesce sempre ad avere le donne che desidera. Chiaramente non punto troppo in alto, perché non mi piace che mi si caghi negli occhi però nella mia vita le mie belle soddisfazioni me le sono sempre tolte.
Anche se non lo nego, in passato ho scambiato due chiacchiere con qualche lucciola. Ma ti parlo di quando ero ragazzo, hai presente il “putan tour” con gli amici il sabato notte?
“Ciao ragazzi, trentamila bocca e figa” e via con le zinne di fori, qualche boschetto al vento e pure qualche cazzo ah ah.
Ne ho avute tante di donne e anche alcune non libere, che te lo dico affà!
Ti dirò invece, se fosse per me quelli di Rosa Rossa e affini, starebbero tutti a morì de fame.
Mi sento senza falsa modestia, un uomo con la U maiuscolissima e mo vanto di essere sempre piaciuto alle donne di bassa, media e medio alta bellezza.
Però adesso che sono alla soglia dei 55 anni e mi sono pure separato da quella gran califfa di mia moglie, mi accorgo di non avere più lo spirito di un tempo. Non ho voglia di rincorrere le sottane o di fare lo splendido per rimediare una trombata. Non ho voglia di sorbirmi una cena pensando solo al dopocena. E allora sai che ti dico? Per adesso penso, bada bene s o l o penso, tra me e me: sai che c’è, prendo il telefono, entro in uno di quei siti di cui sopra, mi scelgo una bella topa che mi attizza, la chiamo al cellulare e se pure la voce e il modo di rispondere mi sconquifferano, vado da lei, la pago il pattuito e faccio tutti i miei porci comodi come da accordi. Senza perdere tempo. E alla fine, come mettendo il pecorino sulla pasta, quando me ne tornerò a casa avrò pure la certezza che nessuna mi romperà i cosiddetti.
Come diceva quel tizio famoso, non pago per scopare ma per levarmela di torno una volta finito.
Pensi che sono un uomo che non vale niente? Che ci sono modi migliori per spendere i propri soldi e per divertirsi? Che alimento la tratta delle schiave o peggio che foraggio la malavita?
Un vero uomo le donne le rispetta, le conquista. E il sesso è una conseguenza dell’amore e non solo un divertimento, una roba da bestie, lo so lo so.

___SESSO A PAGAMENTO CI PENSO

Mio maldestro “55enne onesto modesto bella presenza offresi” non so da dove cominciare con te.
Intanto ti dico che Tino è il mio vero nome anche se io non l’avrei mai scelto. Sono di Meolo e di anni, visto che sono nato nel ’55, ne ho fatti da poco 65.
Poi prenderò spunto dal tuo delirio per parlare anche d’altro.
Cominciamo però col fugare le tue preoccupazioni:

1 Non è vero che non vali niente, vali come minimo tutti i soldi che spendi e le tue parole hanno lo stesso peso di qualsiasi altra parola detta da chiunque altro. Rispetto poi all’importanza del contributo verbale, spirituale e materiale che dai allo sviluppo del mondo, questo è un altro paio di maniche e camicia dopo camicia, a insistere usciremmo dal contesto.

2 Le donne e gli uomini si rispettano non facendo loro niente che non vorresti venisse fatto a te, niente che possa umiliarle/i né metterle/i in imbarazzo né in condizione di fare obbligatoriamente qualcosa che non vogliono. Quindi, se seguendo il tuo esempio, una donna ti si offre e tu le dai quello che chiede in cambio… tutto bene. Che male hai fatto? Chi può biasimarti?

3 Per essere sicuro di non foraggiare aguzzini, sfruttatori o trafficanti l’unica cosa che puoi fare è evitare di rivolgerti a intermediari ma solo alla ragazza in questione e solo a lei devi preoccuparti di consegnare il pagamento. Poi, un po’ più sottovoce, ti confido che gli sfruttatori e la malavita possono celarsi anche dietro a centri massaggi, ristoranti, attività culturali, società per azioni, banche e politici, governi e libri. Non credere che il crimine sia circoscritto.

4 Puoi tranquillamente smettere di sentirti tanto importante. Si rivolgono alle lavoratrici del sesso anche scrittori, intellettuali, studenti, imprenditori, preti, calciatori, attori, governanti e banditi.

5 Il sesso non è roba da bestie. Ma su questo non aggiungo altro e ti rimando agli articoli dell’amico dott. De Vito.

Sul punto numero 6 invece voglio soffermarmi con più calma e attenzione.
Ci sono tanti modi migliori per divertirsi e spendere il proprio denaro?
A parte che il denaro è fatto per circolare e quindi essere speso. Una volta che hai pensato alla sopravvivenza e al benessere della tua famiglia, il resto può essere sperperato sprecato regalato come uno meglio crede. Comprare quello che si desidera anche se non necessariamente ci manca non è un delitto ma è divertente. Sì, anche soltanto perché ci piace, ci distrae, ci premia.
In un’epoca in cui andare al ristorante a mangiare con gli amici è diventato triste perché i tavoli e i posti allo stesso tavolo sono stati distanziati e perché tutti i ristoranti sono vittime di depressione e nell’atmosfera si percepisce chiaramente… in un periodo storico in cui i cinema sono un luogo non sicuro e le tv via cavo ci hanno un po’ consumato, i musei sono chiusi… che si può fare? Andare allo stadio? No, fino al 2021 non si può. Guardare lo sport alla tv senza il volume? Wow eccitante! Forse leggere qualche libro o cucinare qualche prelibatezza e poi sbronzarsi? Forse ne abbiamo già fatto indigestione. Allora frequentare qualche bella palestra per sfogarsi? Troppo caldo, aria condizionata proibita e glielo giuro signor Giudice non ho fatto niente di così grave per essere meritare i lavori forzati…
I viaggi per visitare il mondo e arricchire la galleria fotografica del nostro telefonosmart non sembrano la soluzione più intelligente…
Forse io ho una fantasia limitata ma a me, e mi rivolgo ovviamente solo a quella parte di mondo maschile adulta e amante del sesso fine a sé stesso, l’opzione sesso a pagamento con una ragazza adulta indipendente bella e perfettamente consenziente sembra di gran lunga la migliore.
Che c’è di meglio che entrare in un bell’appartamentino profumato dove gli unici rumori sono il fruscio di calze di seta che sfregano una contro l’altra, tacchi a spillo che picchiettano sul pavimento o ganci di reggiseni che si slacciano? La visione paradisiaca di morbidi seni al vento e culetti sodi che si espongono alla vista non è una delle cose migliori che si possano immaginare? Una voce suadente e lasciva ci invita a metterci comodi, a spogliarci… e quando torniamo dal bagno, rinfrescati, troviamo la ragazza dei nostri sogni vicino al letto, pronta a offrirsi alle nostre mani golose, il nostro corpo stanco si è ringalluzzito.
La voce del mio parroco di quando ero ragazzo mi risuona minacciosa nelle orecchie, sento nelle narici l’odore dell’incenso e quegli sguardi di rimprovero, i sensi di colpa risalgono in me, la foto della moglie o dei figli seduti ignari sul divano di casa mi intristiscono, la tensione pare ammosciarsi, forse dovrei scappare… Ma poi, con un solo gesto della mano, richiudo dietro di me la porta della camera dei sogni e mi rituffo in quella magica atmosfera di sesso senza parole, crudo e invitante. Mi avvicino alla escort più sexy che abbia mai immaginato, le do il corrispondente di una cena nemmeno troppo indimenticabile o la metà del valore di una buona bottiglia di Champagne, forse della metà di un discreto paio di scarpe o di un giro di apertitivi al bar dove giuro non metterò mai più piede perché l’alcol è affogato tra i cubetti di ghiaccio e anche così mi fa sempre venire un cazzo di mal di testa… e dimentico il mondo. Mi godo il momento, anzi ogni attimo di quei 20 o 30 60 minuti che ho negoziato. Mi lascio fare un A e B, poi un C e la D, E, F poi prendo l’iniziativa e mi lancio arrapato sul punto G, H, mi dedico alla I senza dimenticare la J straniera e nemmeno la K ovviamente, L M N O, una P di pausa e poi un gran finale di Q R S T U e poi incredibile c’è ancora spazio per qualche indecente V e con un minimo regalo in più anche la doppia W. Termino con X Y e Z che ormai sono fuori di me. Ho dimenticato il mondo, mi commiato dalla mia dispensatrice di piacere con un bacio, la promessa che forse ritornerò e torno alla vita normale dove tutto il resto va conquistato, spensierato e felice. Alleggerito di qualche soldino ma con un’esperienza che mi ha ridato gioia di vivere e la sensazione che a tutto c’è rimedio, persino al nostro Ascanio.