LA CHIMICA DEL SESSO

LA CHIMICA DEL SESSO

Qualche anno fa, ad una riunione familiare, un mio zio piuttosto anziano, gagliardamente appoggiato al suo bastone, stava intrattenendo due giovani e belle amiche di suo figlio. Ovviamente sapeva che non sarebbe mai riuscito a fare sesso con quelle due ragazze, ma questo non gli impediva di provarci in ogni caso. Alla mia domanda su quando avrebbe smesso di provarci con le donne, lui mi rispose ridendo che avrebbe continuato fino alla morte.

Ho sempre saputo che il sesso è uno dei motori principali che muove l’azione degli esseri umani, ma solo in quel momento, dopo la risposta di mio zio, ho capito davvero che il sesso è il primum movens del nostro agire.

Il sesso, e quindi l’orgasmo, è pensiero fisso di noi esseri umani fin dalla preistoria. Così imprescindibilmente legato alla nostra natura umana da rappresentare, simbolicamente, l’atto iniziale da cui ha avuto origine l’intero genere umano. Un pensiero, anzi, un istinto divenuto pensiero, talmente prorompente che la maggior parte degli esseri umani sono disposti a sacrificare ad esso (il sesso e quindi l’orgasmo) denaro, potere, carriera e persino dignità e reputazione. Simili a tossicodipendenti noi esseri umani ci adoperiamo senza posa per assecondare quell’istinto primordiale dispensatore di felicità. E, proprio come tossicodipendenti, siamo alla continua ricerca della nostra dose di felicità.

Esatto, avete letto bene, felicità. E non a caso l’ho scritto due volte. Perché il sesso, e quindi l’orgasmo, genera un vero e proprio stato di benessere fisico e mentale, che sia raggiunto attraverso l’accoppiamento con un altro essere umano, o provocato, in solitaria gestazione, dalle nostre proprie mani.

Fin qui niente di nuovo. Il sesso è altamente benefico. E questo è un fatto. Ma benefico come? E, soprattutto, perché?

Qui viene in nostro soccorso la scienza, alla cui tavola per lunghi anni mi sono seduto e nutrito con umiltà ed educazione, come si conviene ad ogni commensale invitato ad un banchetto gustoso e raffinato.

Perdonate questa mia rivelazione autocelebrativa, che del resto appartiene ormai a un tempo quasi dimenticato, e andiamo al come, cioè alla qualità dei benefici che l’orgasmo produce in noi.

Numerosi studi, ai quali ho spesso partecipato in qualità a volte di osservatore altre di osservato, hanno permesso di valutare quali parametri vitali venissero beneficiati dal raggiungimento dell’orgasmo. Ebbene, in tutti gli individui sottoposti ad osservazione, l’orgasmo produceva un rilassamento muscolare, un allentamento delle tensioni psicologiche, un innalzamento della soglia del dolore (non rivelerò attraverso quali metodi sia stato indagato quest’ultimo aspetto) e, a più lungo termine, un beneficio del sistema cardiovascolare a cominciare dalla pressione sanguigna. Nei maschi, persino l’espulsione di piccoli calcoli renali.

Possiamo dire che il sesso è come una medicina salutare senza alcuna controindicazione.

In che modo il sesso apporta tanti e tali benefici a chi lo pratica regolarmente?

Per rispondere a questa domanda, dovrò necessariamente fare appello alle mie conoscenze di chimica, le quali, ancorché piuttosto nebulose, sono ancora sufficientemente presenti nella mia memoria da riuscire a mettere insieme una spiegazione plausibile.

Come molti di voi sapranno, durante le varie attività che svolgiamo quotidianamente, vengono secrete e rilasciate nel circolo sanguigno numerose molecole chimiche che, agendo su diversi centri cerebrali, producono numerose sensazioni, emozioni e percezioni, le più disparate. Rabbia, tristezza, angoscia, piacere, felicità, soddisfazione e tutta la gamma di emozioni per le quali noi esseri umani siamo così miserabilmente complicati.

Queste sostanze si chiamano neurotrasmettitori, perché viaggiano tra i neuroni trasmettendo diversi messaggi, oppure ormoni, ossia sostanze chimiche prodotte da numerose ghiandole disseminate nel nostro corpo, che servono a modulare l’attività dei nostri organi.

Fin qui non credo di aver detto niente di così complicato, ma adesso vorrei entrare più nello specifico dell’argomento che dà il titolo a questo articolo: il sesso e la sua chimica.

Come si è detto, il sesso è fonte di piacere e apportatore di numerosi benefici fisici e psicologici.

Le molecole responsabili di tale benessere sono principalmente la Dopamina, che è un neurotrasmettitore, le Endorfine, definite genericamente molecole del benessere e l’Ossitocina, chiamato popolarmente l’ormone delle felicità. Queste molecole, agendo in “sinergia” tra loro (googolate mie diletti, per scoprire il significato di questa parola), producono quello stato simile all’estasi che durante un rapporto sessuale fa dimenticare persino la paura della morte.

Mettendo per un attimo da parte tutta la sfera di controindicazioni riguardanti le malattie sessualmente trasmissibili e sottolineando, ancora una volta, quanto sia importante l’uso dei contraccettivi durante il sesso, quelle che andiamo a scoprire come “conseguenze” dell’attività ludica per antonomasia sono davvero molto positive.

Toccasana per spirito e corpo, il sesso, oltre ad alleviare stress e tensioni, può aiutare a combattere dolori fisici e piccoli malanni stagionali. Vediamo quali, vediamo come.

Sesso: come aiuta a combattere il mal di testa

Endorfine a profusione. Durante l’attività sessuale è noto che il corpo aumenta la produzione di endorfine, l’ormone del piacere che funge da antidolorifico naturale: agendo sul sistema nervoso, aiuta ad alleviare, o addirittura eliminare, diversi dolori fisici.

La scusa preferita di tutti gli assonnati, dall’alba dei tempi, è proprio “il mal di testa”, per giustificare la mancanza di voglia di fare sesso. Ebbene, una ricerca condotta dall’Università di Munster ha smontato la validità di questa “scusa”, dimostrando che proprio il sesso è un ottimo rimedio contro il mal di testa.

Lo studio ha stabilito con certezza, dati alla mano, quanto sia forte il potere analgesico di un incontro intimo contro l’emicrania a grappolo, una delle forme più dolorose e invalidanti del mal di testa.

I neurologi ricercatori hanno osservato per 2 anni più di 400 pazienti che soffrivano di questo disturbo e li hanno sottoposti a interviste periodiche: più della metà di coloro che hanno avuto rapporti sessuali durante un attacco di cefalea hanno constatato una sensibile riduzione del dolore, un volontario su cinque ne ha addirittura decretato la completa scomparsa.

Come accade? Grazie al rilascio di endorfine, prodotte durante l’attività sessuale. I ricercatori tedeschi hanno spiegato che al momento dell’amplesso il rilascio di endorfine nel cervello è massimamente stimolato e, subito dopo, il corpo viene invaso dagli “ormoni del benessere”: addio mal di testa.

Sesso: rimedio efficace contro il raffreddore

Antidepressivo, antidolorifico e, come se non bastasse, il sesso è anche un rimedio efficace contro mali banali e diffusi come il raffreddore.

A sostenerlo in prima linea è l’immunologo svizzero Manfred Schedlovski che, a seguito di una ricerca condotta nel 2012, ha decretato che durante l’attività sessuale si assiste a un aumento del 30% di fagociti, ovvero le cellule che si occupano di eliminare gli agenti patogeni del nostro organismo. Una percentuale di incremento produttivo già notevole e che aumenta ulteriormente durante l’orgasmo, arrivando addirittura al 150%.

Sesso: la soluzione migliore per l’insonnia

Sono diverse le sostanze chimiche che vengono rilasciate nel corpo durante un rapporto sessuale. Tra queste, alcune ci permettono di addormentarci con più facilità, fungendo da rilassante muscolare e sonnifero naturale.

Se la mancanza di sonno rappresenta un problema diffuso per la salute pubblica, il sesso si propone come rimedio efficace e privo di controindicazioni, aiutando a dormire beatamente tutte quelle 7-8 ore che rappresentano la soglia generalmente richiesta per il riposo medio giornaliero.

Nel corso del rapporto sessuale in generale e dell’orgasmo in particolare, un cocktail di sostanze chimiche inonda il cervello: ossitocina, dopamina e, ovviamente, endorfine.

L’ossitocina, altrimenti detto “ormone delle coccole”, concilia il senso di intimità e aumenta sia negli uomini che nelle donne durante l’amplesso. L’aumento di ossitocina, combinato poi con quello di prolattina che favorisce il rilassamento, induce una piacevole sonnolenza, tutta da assecondare.

Perdonate adesso, se potete, la mia attitudine divulgativa, ma sono costretto ad annoiarvi ulteriormente entrando un po' più nel dettaglio delle molecole implicate nello stato di benessere provocato dall’attività sessuale, la dopamina, le endorfine e l’ossitocina.

La dopamina, molecola appartenente alla classe delle catecolamine prodotta dai neuroni dell’area dopaminergica e, in misura minore, alla porzione midollare delle ghiandole surrenali, è un mediatore del piacere e della ricompensa. Infatti, secondo attendibili studi, l'encefalo dell'essere umano rilascerebbe dopamina quando “vive” circostanze o attività gradite, come per esempio un pasto a base di buon cibo o una soddisfacente attività sessuale.
I neuroni dell'area dopaminergica maggiormente coinvolti nei meccanismi di ricompensa e piacere sono quelli del nucleo accumbens e della corteccia prefrontale.

Endorfine. Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. La loro azione è simile alla morfina e ad altre sostanze oppiacee.

L'interesse scientifico verso le endorfine iniziò negli anni intorno al 1970 quando gli studi sull'effetto di alcuni oppiodi esogeni (ad esempio la morfina) condusse alla scoperta di recettori specifici all'interno del sistema nervoso centrale. Si ipotizzò quindi che il cervello stesso fosse in grado di sintetizzare delle "morfine endogene" che furono chiamate, appunto, endorfine.

Dette anche ormoni del benessere, la loro produzione nell’organismo può dar luogo ad una piacevole sensazione di benessere. Le endorfine inoltre aiutano ad alleviare il dolore. Queste sostanze hanno quindi la capacità di regalare piacere, gratificazione e felicità aiutando a sopportare meglio lo stress. Il rilascio delle endorfine avviene in particolari circostanze, come ad esempio l’attività fisica.

Ossitocina: è un ormone che agisce anche come neurotrasmettitore. Chiamato anche ormone dell’amore, l’ossitocina ha diverse funzioni: aiuta le donne durante il travaglio e il parto, favorisce l’allattamento, contribuendo a creare il legame tra madre e figlio. A livello affettivo attenua lo stress, accresce la fiducia e l’empatia con il prossimo e aiuta a socializzare. . A dirlo una ricerca condotta da alcuni studiosi della Oregon State University e dell'Università della California a Berkeley pubblicata sui "Proceedings of the National Academy of Sciences", secondo cui una variazione genetica contribuisce al livello di capacità empatiche delle persone .La variazione riguarda il gene OXTR che codifica per il recettore cellulare dell'ossitocina, un ormone/neurotrasmettitore che influisce sulla capacità di interpretare lo stato mentale di un'altra persona.

In sintesi, ragazzi miei, far bene l’amore fa bene all’umore!