Il decalogo della escort: tutto di Giulia in 10 risposte
1. I numeri: tariffe, misure e servizi
Parto da tariffe basse per una cosa veloce e posso salire fino a cifre con 3 zeri se mi viene chiesto di passare la notte fuori e magari con sesso anale.
2. Prepararsi a un incontro
Cerco sempre di sistemare le tette, visto che ce le ho belle grosse e i clienti le adorano. Non mi piace che me le tocchino, sono molto sensibile e mi da fastidio ma sono loro che mi fanno guadagnare. Perciò le metto bene in fuori, valorizzate da un bel reggiseno che le tiri su o da una vestaglietta trasparente.
3. Dopo ogni incontro
Tiro un sospiro di sollievo e ringrazio Dio di essere viva. Ho molta paura ogni volta che apro la porta a uno sconosciuto non mi sento mai sicura di nulla.
4. Il cliente preferito
Il cliente che vorrei sempre è quello che parla poco, che arriva col cazzo già duro e fa tutto quello che deve fare in pochi minuti. E se alla fine non dice “scusa, non mi capita mai” per giustificare che è venuto subito, sono anche più contenta.
5. Il meglio del sesso a pagamento
In cima alla mia classifica metto il sesso a pecorina. Mi metto a pecora, chiudo gli occhi e penso a qualcun altro. Mi piace essere scopata così, alle volte godo davvero. E mi piace essere leccata bene, non il corpo o le tette ma la figa, solo quella. Anche così tante volte vengo. Sono un po’ puttana…
6. La richiesta più strana
Chiamare il cliente quando mi scappa la cacca. Se lui arriva in tempo, bene, mi paga un prezzo alto. Se l’ho già fatta devo farmi una foto mentre la faccio e poi gliela metto da parte. Me la paga bene anche così. Non so cosa se ne fa ma credo che se la mangia.
7. Le parole insopportabili
Non mi piacciono i commenti sulle mie tette, eeeh ma che belle… quanto sono grosse… ma sono tue? E di chi dovrebbero essere, scusa… posso palpare, stringere, leccare, succhiarle… Impazzisco di rabbia, vorrei spaccargli la testa. Ma perché non lasciate le mie tette in pace e non vi buttate sulla figa?
8. I comportamenti sessuali degli italiani
Per metà sono italiana anch’io e dico che sono di base ignoranti, falsi e furbetti. Fanno finta in molti che sia la prima volta e parlano come se mi importasse. Per me basta che mi pagano, il resto posso sentire qualsiasi cagata.
9. Il titolo della tua autobiografia
Spero di diventare ricca presto. Perché non mi piace questa vita ma non mi piace nemmeno andare a lavorare…
10. Il futuro
Lavorare in una fabbrica ma meglio in Svizzera. Mi dicono che là nessuna è povera e c’è l’assistenza per tutti.
Putroppo Giulia ha scelto di non farsi riconoscere. Quello che possiamo dirvi è che si tratta di una bella ragazza formosa di 29 anni, capelli castani, occhi azzurrissimi che sembrano finti, un seno importante, bocca bella e carnosa. Stanzia a Milano in zona porta romana, parla italiano molto bene (è mezza moldava e mezza siciliana) e ha un’intelligenza brillante.