DOXY PEP E IL POMPINO SENZA PRESERVATIVO

DOXY PEP E IL POMPINO SENZA PRESERVATIVO

Mi risulta dalle innumerevoli segnalazioni di centinaia di professioniste del settore che i clienti, per la stragrande maggioranza ignoranti o noncuranti delle più elementari regole igienico-sanitarie, facciano continue richieste di prestazioni sessuali non protette. Al netto rifiuto opposto dalle ragazze, questi reagiscono quasi sempre chiedendo almeno sesso orale, il famigerato “bbj” il bared blow job, ovvero il pompino senza preservativo, che non sarebbe pericoloso. Argomento tanto caro a prostitute e clienti. Le prime che, se non accettassero di farlo non guadagnerebbero nemmeno per sfamarsi e i secondi, conseguentemente, che lo esigono quasi sempre a dispetto di una miriade di rischi più o meno conosciuti.

Io non so se parlino seriamente o superficialmente ma ecco, vorrei un po’ entrare nel merito e scrivere a proposito di rischi e rimedi del sesso orale senza preservativo per illudermi di sgombrare il campo da convinzioni errate.

Io personalmente sono un cultore del sesso orale, sia praticato che subito. Sempre senza protezione. Ma sempre con lo stesso partner, a parte qualche raro rapporto occasionale. In quei casi, lo ammetto, sono stato avventato e incosciente, essendo a conoscenza – in virtù del mio background scientifico e del mio genitore medico -  del rischio che potevo correre, ma insomma, nella foga del momento i rischi li sottovaluti. O addirittura non li stimi affatto.

Diverso è il caso di una richiesta fatta a una lavoratrice del sesso – ipocrita sostituto di prostituta – da parte dei clienti, perché, con ogni probabilità tutti sono a conoscenza del fatto che un rapporto orale non protetto possa essere gravido di conseguenze indesiderate. Probabilmente molti confidano nel fatto, tutto da accertare, che i contagi non siano molto frequenti come nel caso della penetrazione.

Sicuramente invece pochi conoscono il Doxy-PEP, acronimo di Doxiciclina Post-Esposizione Profilassi. Si tratta di un approccio farmacologico che prevede l'assunzione di doxiciclina, un antibiotico, dopo un rapporto sessuale non protetto per prevenire alcune infezioni sessualmente trasmissibili batteriche (IST). In pratica, agisce come una "pillola del giorno dopo" per le infezioni sessualmente trasmissibili, ma solo per quelle di origine batterica come sifilide, clamidia e gonorrea.

Come funziona la Doxy-PEP:

  • Si assume un dosaggio di 200 mg di doxiciclina entro 24 ore (e comunque non oltre le 72 ore) da un rapporto sessuale senza preservativo o altra protezione.
  • L'assunzione dell'antibiotico entro questo lasso di tempo aiuta a ridurre il rischio di contrarre le IST menzionate.
  • Non è efficace contro le infezioni virali come HIV o epatite B.

Importante:

  • Doxy-PEP non sostituisce l'uso del preservativo, che rimane la forma di prevenzione più efficace contro tutte le IST, inclusi quelle virali.
  • È fondamentale consultare un medico per valutare se Doxy-PEP è adatta al proprio caso e per ricevere istruzioni precise sull'uso.
  • Nonostante i benefici, l'uso della doxiciclina comporta rischi per la salute individuale e pubblica, e l'Aiuto Aids Svizzero, ad esempio, non la raccomanda come metodo di prevenzione sistematico.

In sintesi, Doxy-PEP è un'opzione per ridurre il rischio di alcune IST batteriche dopo un rapporto non protetto, ma richiede una valutazione medica e un uso consapevole.

Nel corso degli ultimi 20 anni le infezioni batteriche a trasmissione sessuale sono aumentate. Se non trattate, le malattie sessualmente trasmissibili possono comportare gravi conseguenze per la salute (come infertilità e problemi a livello cerebrale e nervoso) e aumentare il rischio di contrarre il virus dell’HIV. A questo si aggiunge il problema dell’antibiotico-resistenza, una minaccia in continua crescita per la salute pubblica, che rende sempre più limitate le opzioni disponibili per il trattamento di queste patologie.

Per ridurre l’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni è oggi disponibile appunto questa terapia antibiotica orale a base di doxiciclina (doxy-PEP).

Uno studio pubblicato nel 2023 sulla rivista The New England Journal of Medicine ha dimostrato come la doxiciclina, assunta entro le 72 ore successive al rapporto sessuale non protetto, determini una riduzione dell’incidenza delle malattie a trasmissione sessuale come gonorrea, clamidia e sifilide. I partecipanti che avevano assunto il farmaco avevano infatti un terzo delle probabilità di contrarre un’infezione da contatto sessuale rispetto a chi non aveva seguito la profilassi.

Gli studi clinici condotti sulla doxy-PEP hanno dimostrato che questa terapia favorisce una riduzione consistente dei casi di sifilide e clamidia (pari al 70-80% e al 70-90% rispettivamente), ma offre risultati meno incoraggianti contro la gonorrea. Questa minore efficacia sembrerebbe legata a fattori come l’aderenza al trattamento, la quantità di antibiotico assunto e i livelli di antibiotico-resistenza rilevati negli isolati gonococcici, ovvero nei batteri prelevati da soggetti con gonorrea.

I risultati pubblicati sul The New England Journal of Medicine hanno invece dimostrato una riduzione del rischio di contrarre gonorrea del 55% circa, un dato che conferma il grande potenziale della doxy-PEP nel ridurre l’incidenza delle malattie a trasmissione sessuale. Oltre agli ottimi risultati in termini di efficacia, la terapia ha rivelato anche un buon profilo di sicurezza, non riportando effetti collaterali seri.

Nonostante queste evidenze, tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere l’impatto della profilassi con doxy-PEP sul microbioma e sul potenziale sviluppo di antibiotico-resistenze a lungo termine. La raccolta di nuovi dati e il monitoraggio degli esiti a lungo termine del trattamento permetteranno di sviluppare Linee Guida più dettagliate sulla profilassi con doxiciclina, rendendola una strategia efficace per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

In ogni caso, nonostante l’esistenza di un rimedio tanto efficace, il consiglio che mi sento di dare è di praticare il sesso orale protetto, almeno durante i rapporti occasionali. Confidare  in un farmaco è un azzardo, non sempre può risultare efficace e poi, si tratta sempre di un composto chimico con una certa tossicità, come del resto tutti i farmaci che assumiamo.