AMENITA’ SESSUALI: PARTE QUARTA

AMENITA’ SESSUALI: PARTE QUARTA

Come promesso, ecco il quarto episodio di Amenità sessuali.
L’immagine di copertina che ho inserito fa riferimento alla domanda: se lo facessimo come gli animali? Non ci vuole una grande immaginazione per indovinare a quale specie animale ci si riferisca, questa “crudele” modalità di accoppiamento la conoscono anche i bambini.
Mi è sembrato consono iniziare questo articolo con questa immagine, perché insomma: cosa c’è di più bizzarro e ameno nell’immaginare gli esseri umani accoppiarsi imitando gli animali?
Lo so, questa mia introduzione sembrerebbe il tentativo disperato di riempire lo spazio prima della lista di amenità che vi propongo. In effetti lo è! Devo pur ripagare la fiducia che è stata riposta in me dal mio editore e infiocchettare il contenuto di un articolo è l’arte nella quale, pare, io riesca meglio.
Poiché, però, la vostra pazienza potrebbe essere un gradino al di sotto della mia capacità di riempire con parole inutili lo spazio che separa la copertina dall’elenco di bizzarrie al di sotto della mia introduzione, chiudo qui e vi lascio alla vostra “amena” lettura.

Moana Pozzi è stata assassinata?
La pornoattrice Moana Pozzi

Anna Moana Rosa Pozzi, in arte Moana Pozzi morì all'Hôtel-Dieu di Lione, dove era ricoverata da cinque mesi, il 15 settembre 1994. Ci sono varie teorie sulla sua morte ma la più attendibile è la seguente:
La sua morte, ufficialmente dovuta a un carcinoma epatocellulare, forse causato da epatite di tipo B o C, aveva 33 anni e diede origine a voci non confermate che affermavano che fosse dovuta all'AIDS, o che la stessa notizia del decesso fosse falsa.
Dopo i funerali, Moana Pozzi è stata cremata il 19 settembre presso il crematorio dell'VIII arrondissement di Lione e le ceneri sono state date alla famiglia, come risulta dai documenti diffusi da "Chi l'ha visto?".
Nel 2004 la Procura della Repubblica di Roma aprì un'indagine per stabilire se Moana fosse ancora in vita. Il 18 settembre 2005, invitato in un programma di Enrico Vaime, Mauro Biuzzi (già esecutore testamentario di Moana), mostrò per la prima volta il certificato anagrafico italiano, riportante come data della morte di Moana il 15 settembre 1994.
Nel dicembre 2005, nel corso del programma televisivo "Chi l'ha visto?", fu mostrato per la prima volta il certificato di morte dell'ospedale di Lione. La famiglia ha confermato la circostanza in diverse interviste.
Nell'aprile 2007 Antonio Di Ciesco, marito dell'attrice, dichiarò in un'intervista al quotidiano Il Messaggero di aver aiutato Moana a morire, praticandole l'eutanasia quando il tumore al fegato era ormai in una fase avanzata.
Rifiutando l'idea di una lunga agonia, Moana aveva preso accordi con il marito e nel settembre 1994, quando ormai non c'era più nulla da fare, questi fece entrare delle bollicine d'aria nel tubo della flebo (alcuni smentiscono questa tesi).
Il 22 giugno 2007 andò in onda una puntata dedicata a Moana Pozzi del programma televisivo "Enigma" condotto da Corrado Augias. In tale puntata Mauro Biuzzi, responsabile dell'associazione da lui fondata insieme alla famiglia per tutelare l'immagine dell'attrice, mostrò i risultati del test dell'HIV cui si sottopose Moana nel 1992 e che era risultato negativo.
FONTE
Moana, tutta la verità, Simone Pozzi e Francesca Parravicini, edito da Aliberti editore, febbraio 2006, ISBN 88-7424-134-8.

È vero che Benito Mussolini era un assiduo frequentatore di bordelli?

Su di Mussolini non penso si potrà mai sapere con certezza, semmai immaginarlo.
In compenso Mussolini riconosceva la difficoltà delle mogli italiane di soddisfare sia i bisogni virili del suo popolo guerriero, che il bisogno di dare alla luce i nuovi figli della lupa per la patria.
E la soluzione pragmatica del duce fu questa:

Molti frequentavano bordelli all'epoca, forse anche Mussolini. E in realtà le case chiuse sopravvissero fino alla legge Merlin del '58, approvata da quasi tutte le fazioni politiche della nuova repubblica, socialisti, democristiani, comunisti e repubblicani. In maniera altrettanto apartitica, la legge è stata messa in discussione per via della sua inefficacia nel tutelare effettivamente le prostitute, che di fatto esistono ancora solo il loro lavoro viene organizzato e gestito in maniera clandestina. È stata criticata dai radicali, dalla Lega, dal PD, da Polo delle Libertà, dal Movimento 5 stelle e da Forza Italia, per mille motivi, alcuni la ritennero persino una legge che "incentivava all'omosessualità e alla zoofilia".
In qualche modo pare che sia stato il fascismo ad aver acceso il dibattito sul "mestiere più antico del mondo".

Quali erano dei re che erano considerati dei pervertiti?

Al giorno d'oggi, Luigi XV di Francia sarebbe sicuramente considerato come tale, ma era del tutto normale per un re di Francia.
Luigi XV aveva delle amanti, alcune davvero molto giovani come quelle che avrebbe tenuto nel suo "parc aux cerfs" - un posto dove metteva le "piccole amanti", cioè quelle che non erano state presentate alla corte come amanti ufficiali.

Luigi XV era sempre stato una persona molto sensuale, ecco perché la sua prima fidanzata Mariana Victoria di Spagna fu rimandata in Spagna - era troppo piccola per sposarsi e consumare il matrimonio.

Mariana Victoria di Spagna

A 15 anni sposò una nobildonna polacca di basso profilo, che era priva di una stirpe prestigiosa ma era più vecchia di lui e relativamente attraente: Marie Leszczyńska. Nella sua prima notte di nozze, ha presumibilmente consumato il matrimonio "sette volte".

La regina Marie, di Van Loo

Per quanto riguarda le sue abitudini sessuali, è improbabile che fossero fuori dall'ordinario. Con l'eccezione di Du Barry, le sue amanti avevano poca esperienza, visto che erano generalmente donne sposate, spesso dell'aristocrazia (le cui uniche esperienze erano con i loro mariti), o giovani vergini.
In realtà, una volta confidò al duca d'Ayen che la sua ultima amante, Jeanne du Barry, ex prostituta, lo aveva "aiutato a scoprire cose che non sapeva nemmeno esistessero", a cui quest'ultimo ribattè che questo era perché "Sua Maestà non era mai stato in un bordello."

Jeanne du Barry di Drouais.
Cosa usano gli attori nei film per adulti per durare così a lungo?

Nulla, tanta concentrazione, esercizi di respirazione, mangiare bene, un po' di sport, per fare una scena che tu vedi in video di 15 minuti ci vogliono anche 3 ore. Più che altro si usano farmaci per le eventuale emozione che può essere in certi casi vergogna, come per chi non è un attore hard, paura di non sentirsi all'altezza , stress e tensione perché quando sei eccitato e vorresti continuare ti fermano oppure sei talmente eccitato tu che devi venire ma non puoi perché la scena richiede altro allora fermi tutto e altre volte per l'incompatibilità col partner che ti hanno scelto, che può essere antipatia, brutto da dire disgusto certe volte,ecc… cose normali che si possono avere verso chiunque in qualsiasi situazione.

Si usano di solito:
Tadalafil = cialis 36 ore di possibile durata di effetto
Sildenafil = Viagra 4 ore di possibile durata di effetto
Dapoxetina = per ritardare l'eiaculazione
Alprostadil= x disfunzione erettile, ti sta duro anche senza eccitazione
Unguenti, creme e spray che si possono anche trovare nei sexy shop


Poi certo, per essere sempre eccitato devi avercelo nella testa proprio, bisogna essere un po' portati, ma niente cose tipo superman.

Questione di lubrificazione

Nei rapporti con penetrazione vaginale, il disagio causato dalla penetrazione senza che il canale vaginale sia adeguatamente lubrificato rende complicato il resto del rapporto per la persona penetrata.
Alcune donne, a causa dell'età avanzata o anche a causa dell'uso di farmaci (compresi i contraccettivi), hanno una lubrificazione compromessa del canale vaginale, per cui l'uso di un lubrificante è essenziale.

La maggior parte delle donne, tuttavia, non soffre di alcuna disfunzione della lubrificazione. Tuttavia, anche in assenza di problemi fisici apparenti, possono provare dolore durante la penetrazione a causa della scarsa lubrificazione, e in questo caso il problema deriva solitamente da una penetrazione affrettata.

Che cosa significa?


La lubrificazione della vagina dipende essenzialmente dal muco prodotto dal collo dell'utero (prodotto in maggiore quantità durante i periodi fertili, in funzione della stimolazione da parte dell'ormone estrogeno), dalla lubrificazione che proviene dal trasudato (un composto originato dai vasi sanguigni che stravasa la mucosa vaginale (ricordando che la vagina è densamente irrigata) e dalla lubrificazione che proviene dalle ghiandole di Bhartolin e Skene, situate nel vestibolo vaginale.
Anche se una donna non ha disfunzioni importanti in questo sistema di lubrificazione, la lubrificazione può essere scarsa (e la penetrazione scomoda) se non è sufficientemente eccitata. Questo può essere il riflesso di una bassa libido e/o di un partner che non investe nei preliminari e va a penetrare il prima possibile.
A differenza degli uomini, in cui il pene diventa eretto e pronto per la penetrazione in pochi secondi, le donne hanno bisogno di almeno 12 minuti di preliminari (baci sul corpo, in bocca o sesso orale) in modo da avere il canale vaginale lubrificato e poter essere penetrate.
Quindi, una cosa indispensabile nei rapporti di coppia è saper investire un po' di tempo prima della penetrazione creando un clima di eccitazione in cui la vagina sia abbastanza "bagnata" perché il pene non incontri resistenza (e, ovviamente, non provochi dolore) durante la penetrazione.

Quale scrittore era un gran lussurioso?

Victor Hugo era ossessionato dal sesso.

Lo scrittore francese Victor Hugo nato il 26 febbraio 1802

Affermava che la prima notte di nozze lui e sua moglie Adèle Foucher avevano fatto sesso nove volte.

Secondo quanto riferito, Foucher perse del tutto interesse per i rapporti, ma la Parigi del XIX secolo aveva abbastanza bordelli per intrattenere Hugo mattina, sera e notte.
Quando morì, i bordelli di Parigi chiusero per un giorno di lutto, permettendo a tutte le prostitute della città di rendere l'ultimo omaggio a un fedele cliente.
Testimoni affermarono che il giorno della sua morte le prostitute arrivarono a coprirsi le pudenda con drappi neri in segno di rispetto per lo scrittore scomparso.