ALFABETO DEL SESSO: LETTERE U V W X Y Z

ALFABETO DEL SESSO: LETTERE U V W X Y Z

Miei adorati porcellini, come per tutte le storie – belle o brutte che siano – anche per questa splendida avventura è arrivata la parola FINE. Oggi si conclude il nostro alfabeto del sesso, che tante conoscenze in più ha portato nella mia e, certamente, anche nella vostra vita. Abbiamo imparato tante cose riguardo la sfera sessuale, la maggior parte delle quali abbiamo sicuramente dimenticato ma che, per fortuna, sono ancora impresse negli articoli di questo blog. A disposizione di chiunque voglia di nuovo rinfrescare la propria conoscenza.
Probabilmente non esiste un alfabeto del sesso completo come quello che riempie gli spazi di questo blog e di questo siamo molto orgogliosi. Lo siamo a tal punto che abbiamo deciso di concludere l’alfabeto con una chicca decisamente appetitosa, con un approfondimento riguardante qualcosa che, sono certa, tutti voi conoscete solo fisicamente ma che invece occupa uno spazio prepotente nella cultura, nella storia, nell’arte e persino nella religione.
Questa è la mia uscita di scena e, come per le grandi dive del passato, volevo che il commiato fosse memorabile. Grazie per avermi seguito per tutti questi mesi, spero che ci possa essere in futuro il modo di incontrarci ancora.
Au revoir mes petit cochons!

Utero
Organo a forma di pera capovolta situato nella cavità addominale della donna; vi si distinguono una parte più grossa (il corpo uterino) e una più piccola (collo uterino). E’ rivestito internamente da uno strato di cellule (endometrio) che rispondono alle variazioni ormonali determinate dal ciclo mestruale.
L’utero ospita e nutre il feto durante la gravidanza.
Durante il parto, i muscoli dell’utero si contraggono per espellere il bambino dal corpo della madre.


Umori
Secrezioni vaginali.


U-spot
Punto U. Fondamentali, per comprendere questa zona molto promettente, sono le ghiandole di Skene, che si trovano nel tessuto attorno all’uretra. Proprio queste ghiandole, secondo gli ultimi studi in materia, sarebbero le responsabili della famigerata eiaculazione femminile (altrimenti detta squirting o anche gushing). La stimolazione dell’area attorno all’uretra, combinata con quella del Punto G, potrebbe essere un prezioso alleato per “zampillare” dalla felicità.  A proposito: no, il liquido che fuoriesce durante l’eiaculazione femminile non è urina. Lo hanno decretato numerose ricerche fatte in laboratorio su questo misterioso liquido, che ha sì origine renale e passa brevemente per la vescica, ma è composto per il 98% da acqua. Con la sua consistenza leggermente viscosa (simile alle secrezioni vaginali) è più simile al liquido seminale maschile che all’urina.


Uretra
Canale che collega la vescica urinaria con l’esterno permettendo il deflusso dell’urina. Nell’uomo al suo interno si aprono anche i dotti eiaculatori che riversano in uretra il liquido seminale. Nella donna il canale è più breve e sbocca nel vestibolo della vagina.

Vaginite
Infiammazione della vagina.

Verginità
Condizione di un soggetto che non ha mai sperimentato un rapporto sessuale completo.

Vorarephilia
Eccitazione sessuale al pensiero di mangiare qualcuno e/o essere mangiati.

Voyerismo
Parafilia anche chiamata scopofilia, bisogno e piacere nello spiare persone ignare mentre sono nude, in abbigliamento intimo o impegnate in attività sessuali.

Vescichetta seminale
Piccole cavità contenenti liquido seminale situate dietro e a ridosso della vescica. Svolgono una funzione secretoria producendo sostanze indispensabili alla maturazione ed alla sopravvivenza degli spermatozoi.

Vagina
Organo sessuale femminile, di forma cilindrica un po’ appiattita, con una lunghezza variabile dai 7 ai 12 cm. e una larghezza di 2,5-3 cm: durante il rapporto sessuale queste dimensioni si modificano per adattarsi alle misure del pene. La vagina sarà oggetto di un ampio approfondimento, anatomico, storico e artistico.


Vaginismo
Difficoltà da parte di una donna di avere rapporti sessuali completi dovuta a una contrazione involontaria della muscolatura pelvica e vaginale tale da rendere dolorosa o addirittura impossibile la penetrazione.
Il vaginismo si distingue in primario e secondario: nel primo caso non è stata mai possibile la penetrazione; nel secondo, le difficoltà sono insorte inaspettate all’interno di una vita sessuale precedentemente completa e soddisfacente.
Le cause di questo disturbo sono per lo più di tipo psicologico e, una volta esclusi fattori organici come traumi o infezioni vaginali, vanno affrontate con l’aiuto di un buon sessuologo.


Vasectomia
Intervento di resezione dei dotti deferenti dell’uomo. Dopo l’intervento sarà possibile avere rapporti del tutto normali, ma non figli. Nel caso si avessero ripensamenti e si volesse ricongiungere i deferenti, questo è possibile grazie alla microchirurgia solo nel 30% dei casi.


Verginità
La condizione di chi non ha mai avuto rapporti sessuali.


Vibratore
Strumento meccanico che produce vibrazioni, spesso a forma di pene, usato per atti erotici.


Vulva
Il complesso degli organi genitali esterni della donna (monte di Venere, grandi e piccole labbra, clitoride).


Whore
Prostituta


X rated films
Film porno.


Zone erogene
Parti del corpo particolarmente sensibili all’eccitamento sessuale.


Zoofilia
Comportamento sessuale che porta ad avere rapporti con animali.


Zoccola
Prostituta. Il termine zoccola ha anche parecchi sinonimi, che probabilmente è superfluo citare.

Zinne
Termine popolare per indicare le mammelle delle donne.

Come promesso all’inizio di questo articolo, eccovi l’ampio e dotto approfondimento sulla vagina.

				VAGINA

La vagina è un canale muscolare elastico che, nella donna, si estende dal collo dell'utero al vestibolo, uno spazio delimitato dai genitali esterni.
Appartenente all'apparato genitale femminile, la vagina ha una lunghezza di 8-10 centimetri e un orientamento leggermente obliquo, che dall'alto si dirige in basso e in avanti.
Superiormente, la vagina si inserisce nel collo dell'utero, mentre inferiormente attraversa il pavimento pelvico e si apre nel vestibolo della vulva.

Cosa significa "Vagina"?
Il termine deriva dal latino "vagina", che letteralmente significa "fodero" o "guaina".

Quali sono le Funzioni della Vagina?
La vagina rappresenta l'organo femminile dell'accoppiamento (organo copulatorio), ma anche una componente del canale del parto.
La vagina permette, inoltre, il passaggio dei fluidi mestruali.
Ricapitolando, quindi, le funzioni principali della vagina sono:

  1. Fungere da via di passaggio per l'eliminazione del flusso mestruale;
  2. Ricevere il pene maschile durante l'accoppiamento e gli spermatozoi diretti all'utero;
  3. Rappresentare l'ultimo tratto del canale del parto.


Anatomia
Sebbene nel linguaggio comune i due termini vengano spesso utilizzati come sinonimi, la vagina non andrebbe confusa con la vulva; quest'ultima rappresenta, infatti, l'insieme dei genitali esterni femminili.
La vulva ospita anche l'orifizio vaginale, cioè l'apertura inferiore tramite la quale la vagina comunica all'esterno. Tale orifizio (detto anche introito) si colloca nel vestibolo del perineo, in posizione immediatamente posteriore al meato uretrale (apertura esterna dell'uretra).

All'estremità opposta del canale vaginale troviamo un allargamento corrispondente alla regione detta volta vaginale (o arco vaginale, fornice), nella quale la vagina si fissa sul collo dell'utero. In questa sede, la parte inferiore dell'utero, detta appunto cervice uterina, protrude nella vagina con una formazione a cupola detta "muso di tinca".

Per via del già ricordato orientamento obliquo, la parte posteriore della vagina si inserisce sulla portio uterina in un punto più alto rispetto a quello in cui si inserisce la parete anteriore; di conseguenza, il fornice posteriore risulta più alto rispetto a quello anteriore.
Durante un rapporto sessuale completo, lo sperma maschile si raccoglie nella volta vaginale (per questo nota anche come receptaculum seminis); da qui gli spermatozoi risalgono nell'orifizio uterino presente nel canale cervicale, fino ad entrare nelle tube di Falloppio per fecondare la cellula uovo.

Lunghezza Vagina
In media, la lunghezza della vagina è pari a 8-9 cm, ma, trattandosi di un organo molto distensibile, lunghezza e larghezza del canale sono estremamente variabili.


Imene
In genere, nelle donne vergini l'orifizio vaginale è circondato in maniera più o meno importante dall'imene; si tratta di una membrana di tessuto connettivo simile ad un anello, che varia sensibilmente da una donna all'altra per dimensioni e spessore (in alcune donne arriva ad esempio a chiudere completamente l'apertura vaginale, vedi imene imperforato).
La rottura dell'imene (detta deflorazione) avviene generalmente durante il primo rapporto sessuale, ma può prodursi anche facendo sport (come l'equitazione) o a seguito di traumi locali, anche manuali.

Rapporti anatomici
Abbiamo già visto come la vagina si inserisca superiormente sul collo dell'utero e si apra, inferiormente, nel vestibolo della vulva.
Anteriormente, la vagina è in rapporto con la base della vescica nel suo terzo superiore e, nella sua parte inferiore, con l'uretra che si apre a livello del vestibolo.
Posteriormente, la vagina è in rapporto con la cavità peritoneale (cavo del Douglas) nel suo terzo superiore, decorre parallelamente all'intestino retto nella sua porzione intermedia e con il perineo nel terzo inferiore.
La vascolarizzazione della vagina avviene principalmente ad opera delle arterie vagali, rami delle arterie iliache interne.
L'innervazione è ad opera del plesso ipogastrico (nervi sacrali S2-S4) e di rami del nervo pudendo.

Lubrificazione e rapporti sessuali
La mucosa vaginale è rivestita da un epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato; tale epitelio è tipico delle regioni che devono sopportare un importante stress meccanico e che per questo sono soggette a un rapido turn over degli elementi cellulari di superficie. Oltre che nella vagina, ad esempio, ritroviamo questo epitelio nella mucosa del cavo orale e dell'esofago.
Nella mucosa vaginale non sono presenti ghiandole; di conseguenza, la lubrificazione del canale vaginale è affidata al fluido che trasuda dai plessi venosi della parete vaginale; durante i rapporti sessuali, la lubrificazione è maggiore poiché i vasi venosi si dilatano in risposta all'eccitazione sessuale. A ciò si aggiunge anche l'attività lubrificante del muco cervicale, mentre per quanto riguarda la lubrificazione della vulva intervengono soprattutto le ghiandole di Bartolini.
Il fluido vaginale rappresenta anche un importante difesa dai patogeni e un sostegno per l'attività degli spermatozoi.


Rughe vaginali
La mucosa della vagina presenta pieghe trasversali, disposte in serie e chiamate rughe o pieghe vaginali, più numerose e sviluppate inferiormente. La loro presenza è importante per garantire all'organo la già ricordata estensibilità, che gli permette ad esempio di adattarsi alla misura del pene durante un rapporto sessuale.
In seguito alla semplice eccitazione sessuale, anche senza penetrazione, la vagina si allunga rapidamente di circa 8 cm e si espande anche in larghezza.
Come l'utero, anche la mucosa vaginale subisce caratteristiche e cicliche modificazioni in risposta ai livelli di estrogeni e progesterone.


PH vaginale
In condizioni normali, la vagina è popolata da diversi microrganismi, che tra loro si trovano in una condizione di equilibrio. I batteri più importanti nell'ecosistema vaginale sono i lattobacilli.
Come avviene in altri distretti, sia i lattobacilli che l'organismo traggono vantaggi da questa reciproca convivenza. La flora lattobacillare si nutre infatti del glicogeno presente nelle trasudazioni vaginali e ricambia il favore sintetizzando acido lattico. Ed è proprio grazie all'acido lattico che l'ambiente vaginale viene mantenuto leggermente acido, ad un pH di circa 3.8-4.5.
Tale acidità è particolarmente preziosa e importante per l'organismo, poiché ostacola la crescita di altri patogeni responsabili di infezioni vaginali.

https://www.panorama.it/cultura/naomi-wolf-vagina-cinque-libri

La vagina di Bolsonaro
Secondo Ernst Mach, per gli psicanalisti la vagina è il mezzo con il quale vedere il mondo, ma forse Juliana Notari, artista brasiliana, pensava di più alla possibile interpretazione di Bolsonaro della battuta di Sophie Kennedy Clark, “Mea vulva, mea maxima vulva”.
L’artista ha realizzato una grande scultura a forma di vagina, sul fianco di una collina, presentandola «contro l’odio di Bolsonaro», come un inno alla donna, alla “Diva”, contro le posizioni maschiliste e misogine del governo brasiliano e suscitando ovviamente apprezzamenti da un lato e critiche feroci e volgari dall’altro.
“Sono servite più di 40 mani per far nascere Diva, più di venti uomini che lavoravano in uno sforzo erculeo sotto il sole alto, tra tanta musica e scherzi”. Diva è una land art, un enorme scavo a forma di vulva/ferita di 33 metri di altezza, 16 metri di larghezza e 6 metri di profondità, ricoperto di cemento armato e resina. “Sarà cambiando la prospettiva della nostra relazione tra umani e anche tra umani e non umani, che ci consentirà di vivere più a lungo su questo pianeta e in una società meno disuguale e catastrofica”.

Il tema vaginale nell’arte antica

Statua della dea Baubo, 400 a.C. circa

In questi termini il tema potrebbe apparire attuale, e lo è, ma in realtà ci accompagna dall’alba dell’uomo (e della donna). Come, ad esempio, la figura di Baubo, divinità femminile, che sembra provenire dal Neolitico e poi trasmessa e arrivata fino al mondo classico.
Nella mitologia greca, Baubo veniva definita la dea dell’oscenità ed era rappresentata senza testa, perché la parola fluiva attraverso la vagina.
Il mito racconta che intrattenne Demetra (divinità della religione greca che governava la natura, i raccolti e le messi, e figlia di Crono e Rea), disperata per la perdita della figlia, ballando in un modo alquanto esilarante e raccontando storie licenziose.

Sheela na Gig, chiesa di SS Mary & David’s, Kilpeck, Herefordshire (Inghilterra, Midlands Occidentali)

Il tema vaginale è talmente diffuso che anche tutta l’Europa ne ha tracce estese e antiche. Una delle più conosciute è Sheela na Gig e si colloca prevalentemente, ma non solo, in Inghilterra e in Irlanda.
Sono sculture di rappresentazioni di donne nude che mostrano una vulva ingigantita, aperta e offerta, simboleggiando l’importanza della fertilità e del parto e quindi della vita stessa.
Il culto, con radici profonde, è popolare e infatti ha consentito la diffusione di queste sculture che si trovano all’entrata in numerose chiese e castelli. Il culto rimane vivo anche nell’epoca del Cristianesimo, ed è arrivato oggi fino a noi.


… e in quella moderna

Pinturicchio, Sirena bicaudata, Soffitto dei Semidei, 1490. 

Pinturicchio, Sirena bicaudata, Soffitto dei Semidei, 1490.

Il Soffitto dei Semidei è collocato nel salone dell’ala destra del palazzo dei Penitenzieri a Roma con 63 lacunari (cassettoni) dove sono dipinte figure allegoriche e mitologiche.
Molto diffusa in Italia è l’evoluzione, dalle sue origini pagane, ma in chiave molto più pudica per l’influenza probabilmente della Chiesa, della rappresentazione dell’ostentazione dei genitali femminili, con l’immagine della sirena bicaudata. La donna diventa così una sirena con le gambe divaricate che si sono trasformate nelle due code.
L’immagine rimanda alla dea della fertilità e delle acque, simboleggiata proprio dalla coda di pesce.
In alcune chiese, il legame con l’acqua è rappresentato dalla presenza di queste figure proprio sull’acquasantiera.
Tornando invece all’epoca attuale vediamo che il tema, nonostante l’evoluzione delle libertà sessuali e sociali, continua misteriosamente a affascinare e a essere usato come forma di provocazione, di denuncia e uso sociale. Vedremo due esempi.


Nel 2012 l’artista Mc Cartney realizza La Grande Muraglia, formata da calchi di vagine.

Jamie Mc Cartney, La Grande Muraglia, 2012 (un pannello).

Il lavoro è stato fatto usando la tecnica del calco, applicata all’inguine delle volontarie che ha portato alla realizzazione dell’opera in gesso, composta da 400 elementi di genitali femminili, trasformati poi in bronzo e colorati di bianco, che compongono nelle loro differenze individuali un muro, una muraglia appunto.
Le donne partecipanti (persone comuni, non professioniste), hanno condiviso l’idea dell’irripetibilità individuale della propria vagina, anche contro il pensiero che le vorrebbe, che le immagina, tutte uguali, e quindi a favore della diversità (il colore bianco non fa distinzioni di razza) e denunciando anche le troppe operazioni di chirurgia estetica sulla vagina, come labioplastica e vaginoplastica, volte e tese ad un modello preciso e vicino all’immagine reale e simbolica prepuberale.


La vagina parlante

Terminiamo, così come abbiamo iniziato, con il lavoro di una donna, Deborah De Robertis, che realizza la sua opera sulla vagina confrontandosi con Courbet e il suo famoso L’origine del mondo, del 1866.

Deborah De Robertis, Opera/performance del 29 maggio 2014 al museo d’Orsay.

L’artista usa la vagina come provocazione, ma anche come viaggio nel profondo, con il sesso in evidenza al suo interno, andando quindi oltre il punto dove si era fermato Courbet e svelando quello che nel quadro non si vede, ”il buco nero, il suo occhio” che guarda ciò che Courbet non può, non sa, e forse non vuole vedere.
Courbet dipinge sì la vagina, che non può però esprimersi, e appare quindi solo come oggetto. La performance si chiude con la sua voce registrata che declama l’Ave Maria di Schubert, rimandando così, ancora una volta, al mistero della verginità di Maria e alla sua fecondazione.

Piccola galleria

La sirena bicaudata all’entrata della Pieve a Corsignano — Val D’Orcia, Pienza, Siena (Foto: Alberto Cameroni)
Sirena bicaudata sul portale della Chiesa della SS. Annunziata ad Aversa. Caserta
Capitello con sirene bicaudate e motivo ad intreccio, Pieve di San Lorenzo, Montiglio Monferrato (AT)