ALFABETO DEL SESSO: LETTERA A

ALFABETO DEL SESSO: LETTERA A

Con questo articolo si inaugura una rubrica giocosa nella quale vogliamo passare in rassegna le parole del sesso classificandole nel più semplice dei modi, come in un vocabolario. Dall’ano alla zoofilia.

Per rendere però più interessante la lettura di questi articoli, che nell’intenzione dell’editore saranno a cadenza bisettimanale, e per riempire qualche piccolo vuoto culturale (mio per primo), per ogni lettera approfondiremo il senso e il significato di un singolo vocabolo.

Per ovvi motivi cominceremo dalla lettera A e dagli Afrodisiaci, con focus sulla leggendaria e immaginifica Cantaridina.

A

Abbraccio

Gesto col quale si cinge qualcuno o qualcosa. Gesto di affetto, amicizia, amore, solidarietà, dolore, intesa. Implica il contatto fisico quindi vicinanza anche emotiva.

Adulterio

Relazione amorosa con una persona diversa dal coniuge

Afrodisiaco

Sostanza ritenuta capace di stimolare l’attività sessuale.

AIDS

Acronimo di Aquired Immune Deficiency Syndrome, una delle più temibili malattie a trasmissione sessuale. Il suo veicolo è il virus HIV (Human Immunodeficiency Virus) che distrugge progressivamente le difese immunitarie dell’organismo, rendendolo poco resistente a virus e batteri.
Il virus è presente nel sangue, nello sperma e nelle secrezioni vaginali delle persone infette: per questo i rapporti sessuali rappresentano il veicolo più frequente per la trasmissione della malattia.
Altre modalità di contagio sono il contatto diretto con sangue infetto (scambio di siringhe usate, trasfusioni, trapianti) e la trasmissione dalla madre al figlio durante la gravidanza e l’allattamento.

Alcool

L’alcool provoca una certa disinibizione, riducendo la timidezza. Tuttavia esso riduce parecchio la sensibilità e crea disturbi circolatori che sono una delle principali cause di impotenza nei maschi.

Amenorrea

Assenza del ciclo mestruale per almeno sei mesi nel periodo della vita in cui normalmente esso dovrebbe essere presente.
Si distingue generalmente tra amenorrea primaria, quando la mancata comparsa delle mestruazioni supera il limite del 18° anno di età, e amenorrea secondaria, quando si ha la scomparsa delle mestruazioni per un periodo superiore ai 3 mesi.
L’amenorrea secondaria può essere dovuta a cause psichiche (anoressia, stress emotivo prolungato) o, più raramente, a cause fisiche.

Amore platonico

Con questo termine si indica generalmente l’amore romantico, spirituale, che esclude del tutto ogni rapporto fisico.

Amplesso

Vedi coito (dovremo attendere l'articolo sulla lettera C).

Anal Sex

Si intende la stimolazione dell’ano, che implica la penetrazione con il pene, un dito o altri strumenti adatti o meno. Ricevere sesso anale può comportare il rischio di sviluppare infezioni con probabilità maggiore di alter modalità sessuali, dal momento che il rivestimento del retto è suscettibile ad infezioni. Si consiglia di lubrificare la parte prima del sesso anale, per evitare lacerazioni nel rivestimento del retto, che lo renderebbe ancora più vulnerabile nei confronti d elle infezioni.

Androgino

Individuo che presenta simultaneamente aspetti esteriori, atteggiamenti e sembianze di entrambi i sessi.

Andrologia

Branca della medicina che studia le funzioni fisiologiche sessuali nel maschio (fertilità, impotenza, andropausa, ecc.).

Andropausa

Corrispondente maschile della menopausa, che si verifica tra i 50 e i 70 anni di età. In corrispondenza di tale periodo c’è un calo della produzione di testosterone e di spermatozoi, l’erezione diviene ordinariamente più difficoltosa, e comunque richiede un tempo maggiore, il desiderio sessuale si riduce progressivamente, anche se la capacità riproduttiva non viene meno.

Anedonia

Incapacità di un soggetto di provare piacere.

Anorgasmia

Mancanza di orgasmo. E’ un un disturbo sessuale per il quale un individuo, pur eccitato, non raggiunge l’orgasmo. E’ quasi esclusivamente di origine psicologica, anche se alcune sostanze chimiche (antidepressivi triciclici) possono, nell’uomo, bloccare i canali seminali e quindi l’eiaculazione.

Asessuale

Chi è asessuale non si sente attratto sessualmente dagli altri. Questo non vuol dire che non desidera avere rapporti stretti, anche romantici, ma l’idea di fare sesso con altre persone non gli interessa e non lo entusiasma. E va bene così. Sicuramente preferisce l’autoerotismo, con cui raggiunge anche orgasmi.

Astinenza

I periodi in cui non si svolge attività sessuale.

Autoerotismo

Attività sessuale mediante la quale un individuo si procura piacere senza ricorrere a un partner.
Si manifesta con modalità diverse ad ogni età, fin dai primi mesi di vita del bambino, raggiungendo la massima frequenza nell’adolescenza.
Nella forma più vicina all’atto sessuale, ossia quella che consiste nella manipolazione dei genitali fino a raggiungere l’orgasmo, è praticata da entrambi i sessi, anche se in misura minore dalle persone di sesso femminile, perché meno accettata dal contesto sociale e accompagnata da sensi di colpa. Può considerarsi una normale tappa dello sviluppo puberale nell’adolescente, utile per conoscere le proprie reazioni alle sollecitazioni sessuali.
Nel passato, ma in misura ridotta ancora oggi, è stato oggetto di credenze erronee riguardanti presunte conseguenze dannose per l’organismo e la psiche di chi la pratica.
Suoi sinonimi sono onanismo (nell’uomo) e masturbazione.

Autosessuale

“Identificarsi come autosessuale vuol dire provare un senso di attrazione sessuale verso se stessi”, spiega a Cosmo US l’esperta di sesso e relazioni Carmel Jones. Anche se gli autosessuali sono innamorati di se stessi, non vanno confusi con i narcisisti. Questi ultimi cercano l’attenzione e l’ammirazione da parte degli altri, ma mancano di empatia. Le persone autosessuali, invece, sono in grado di avere relazioni con gli altri, ma preferiscono fare sesso con se stesse, quindi sono dei grandi fan della masturbazione.

Potremmo andare avanti ancora per un po', perché tante sono le parole con la A legate, in un modo o nell’altro, alla sfera sessuale. Visto che, però, non solo non vogliamo annoiarvi e nel contempo ci piacerebbe che arrivaste fino alla fine di questo articolo (e poiché, come qualcuno prima di me ha detto, la brevità è l’anima della saggezza), passiamo senza indugi ad approfondire il senso e il significato del termine Afrodisiaci.

Gli afrodisiaci sono sostanze che stimolano e provocano desiderio ed eccitazione sessuale. Il loro nome deriva da Afrodite, dea greca dell'amore, della bellezza, della sessualità e della lussuria. Sin dall'antichità (egiziani, greci e romani) l'uomo ha ricercato, selezionato e diffuso sostanze con proprietà afrodisiache in modo da risvegliare i propri appetiti sessuali al momento opportuno. Tra tutte queste sostanze figurano anche molti cibi, selezionati perché in grado di vincere blocchi emotivi e riluttanze. Pensiamo ad esempio all'alcol e alle sue proprietà se non afrodisiache, perlomeno disinibenti e socializzanti. Prestazioni sessuali d'eccezione sarebbero, secondo la tradizione, attribuibili anche a determinati cibi. Tra questi i più conosciuti sono le ostriche, il caviale, i gamberi, il tartufo e alcune spezie (pepe, peperoncino, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, zafferano, vaniglia, zenzero).

Afrodisiaci sono considerati anche farmaci, particolarmente in voga in questi ultimi anni, come il Viagra, Cialis ed altri.

Chiariamo una cosa, non esiste una sostanza capace di stimolare il desiderio sessuale e l’attrazione verso l’altro, piuttosto queste sostanze agiscono o aumentando la vasodilatazione, che a sua volta determina un maggior afflusso di sangue ai genitali, provocando un’erezione più vigorosa e duratura nell’uomo e una maggiore sensibilità alla stimolazione nella donna, o aumentando la produzione di sperma, che non è evidentemente correlata ad un maggior desiderio sessuale quanto invece ad una maggiore probabilità di fecondazione (forse un effetto indesiderato durante un incontro sessuale).

Un posto d’onore tra le sostanze considerate afrodisiache spetta certamente alla Cantaridina.

La Cantaridina è il principio attivo contenuto nelle elitre del coleottero cantaride Lytta vescicatoria, detto anche mosca spagnola. Si preparava (uso il passato perché praticamente non viene più utilizzata vista la sua estrema tossicità) attraverso l’essicazione delle elitre e la loro riduzione in polvere, dalla quale, attraverso complessi processi farmacologici, si estraeva appunto la il magico principio attivo. La Cantaridina assunta oralmente veniva usata, fin dall’antichità, come afrodisiaco e “antitumorale”, mentre utilizzata localmente, serviva a combattere numerose forme di foruncolosi e cheratosi attinica, ossia malattie della pelle che provocano verruche e bolle ripiene di pus.

L’effetto afrodisiaco della Cantaridina era dovuto in realtà alla congestione dell’uretra (con conseguente notevole erezione)  dovuta all’effetto smodatamente irritante della sostanza quando assunta per bocca. E’ evidente che il rischio di una “stimolazione” eccessiva, dolorosa e con conseguenze assolutamente contrarie agli intenti, era notevole.

Lytta-vesicatoria-mosca spagnola

Dobbiamo evidenziare che l’uomo da sempre ha rischiato conseguenze nefaste pur di ottenere determinate soddisfazioni. E quando diciamo nefaste, intendiamo anche la morte, perché un’ingestione eccessiva di Cantaridina poteva provocare la morte tra sofferenze indicibili.

Insomma, la Cantaridina poteva sì rinvigorire l’uccellino, ma anche arrivare ad ucciderlo.